No Time to Die, i fan chiedono di posticipare l'uscita del film

Nel clima di panico e allarmismo scatenato dal coronavirus, i Bond-maniaci vogliono una release estiva per il 25esimo film della saga

Nel clima di panico e allarmismo scatenato dal coronavirus, c'è chi chiede un invito alla calma anche al cinema. Un gruppo di fan di James Bond ha inviato una lettera aperta ai distributori MGM e Universal per chiedere di posticipare l'uscita di No Time to Die, il 25esimo film di 007 e quinto e ultimo con Daniel Craig nel ruolo dell'agente segreto. Lo spy movie, prodotto da Eon per la regia di Cary Joji Fukunaga, è previsto sugli schermi per il 2 aprile 2020 nel Regno Unito, il 9 in Italia e il 10 negli Stati Uniti. 

No Time to Die, uscita da posticipare: la lettera

Se i numeri del contagio da coronavirus continuano a crescere nel mondo e anche in Europa (2100 casi in 18 Paesi), gli appassionati della spia al servizio di Sua Maestà alzano l'asticella dell'allerta.
Nella loro lettera, i fan chiedono di far slittare all'estate l'arrivo del film al cinema. L'appello, dall'eloquente titolo No Time For Indecision, è stato affidato al sito web MI6-HQ.com, il "quartier generale" dei Bond-maniaci internazionali. 

I firmatari sostengono che la tribolatissima genesi dell'episodio numero 25 del franchise, tra cambi improvvisi (Fukunaga ha sostituito il regista originale Danny Boyle, in disaccordo con i produttori Michael G. Wilson e Barbara Broccoli), esplosioni con feriti ed infortuni sul set (Craig si è dovuto operare al ginocchio durante le riprese), merita un'uscita serena nelle sale: la produzione dovrebbe "mettere la salute pubblica al di sopra dei piani di marketing". 

No Time to Die: 007 rimandato in estate?

James Page e David Leigh, i due mandatari dell'appello, plaudono alla scelta di Universal Pictures di cancellare i tour promozionali in Cina, Corea del Sud e Giappone, così come di posticipare l'uscita a Hong Kong.

Ma questa decisione, sostengono i firmatari, dovrebbe allargarsi anche ai Paesi che stanno vivendo il disagio del coronavirus e che messi insieme totalizzano il 38% degli incassi del precedente Spectre: Italia, Francia e Svizzera. Senza considerare gli Stati Uniti

A un mese dall'uscita di No Time to Die in tutto il mondo, è probabile che la diffusione del virus raggiungerà il suo apice negli Usa. Oggi Washington ha dichiarato lo stato di emergenza. C'è una significativa possibilità che i cinema vengano chiusi, o che la presenza del pubblico sia fortemente ridotta, entro i primi di aprile. Anche se non ci sono restrizioni legali sull'apertura delle sale, per citare M in Skyfall, quanto vi sentite al sicuro?

Page e Leigh temono pure per la premiere alla Royal Albert Hall di Londra.

È soltanto un film, la salute e il benessere dei fan di tutto il mondo, e delle loro famiglie, è più importante. Tutti noi aspettiamo questo film da quattro anni. Qualche mese in più non ne danneggerà la qualità e non farà altro che aiutare il box office per l'urrà finale di Daniel Craig. 

Foto: MGM / Universal Pictures