Il secondo lungometraggio di Jordan Peele, dopo Scappa - Get Out, Noi, è un viaggio nell'orrore tutto americano di un disagio sociale mai risolto.
Sono passati tre anni dal successo planetario di Scappa - Get Out (2016) e Jordan Peele, regista afroamericano al suo secondo film dietro la macchina da presa, continua nel narrare con gli stilemmi del genere horror le contraddizioni e i disagi che impernianano la vita quotidiana della società statunitense. I protagonisti di Us - che può anche essere visto, oltre alla traduzione italiana Noi, come l'acronimo di United States - sono i membri di una normale famiglia, economicamente agiata, afroamericana, che si troverà di fronte i propri incubi personali impersonificati da quattro doppelganger, quattro persone identiche a loro. Ma per sopravvivere bisognerà scavare nel passato di Adelaide (Lupita Nyong'o) che si porta dentro un terribile segreto.
Noi: la trama del film nel dettaglio
Adelaide Wilson è solo una bambina nel 1986, quando si allontana dai suoi genitori in un luna park e finisce in una casa degli specchi sulla spiaggia. Dentro l'edificio (che all'ingresso ha un'insegna "Find Yourself", Trova te stesso) vedrà qualcosa che la segnerà nel profondo: una bambina tale e quale a lei tra gli specchi.
Ai giorni nostri una famiglia afroamericana, il padre Gabe (Winston Duke), la madre Adelaide (adulta ormai) e i due figli Jason e Zora, va in vacanza nella vecchia casa di famiglie di Adelaide. Ma la comparsa di quattro minacciosi individui sul vialetto di casa, vestiti di rosso e con una forbice dorata in pugno, sconvolgerà le loro esistenze. Questi fanno irruzione nella casa e si mostrano come i loro doppelganger, tali e quali a loro. Sono le loro brutte copie, perché pensano esattamente come loro ma hanno istinti omicidi, perlopiù motivati dal rancore di una vita rinchiusi sotto terra. Un rancore che verrà a galla scrutando nel passato di Adelaide e nel trauma che ha avuto da piccola.
Noi: un horror politco e sociale
Noi è un horror che accontenta un po' tutti i tipi di spettatori: sia quelli amanti del genere sia chi è alla ricerca di una pellicola d'autore di alta qualità. In più, nel film di Jordan Peele, autore che ha dimostrato di avere a cuore i disagi sociali, soprattutto quelli degli afroamericani, in Scappa - Get Out, c'è un messaggio politico, che però non emerge con predominanza sommergendo l'intrattenimento, ma che si coglie in una messa in scena di qualità e grazie a una sceneggiatura ben scritta e originale.
Gli elementi che saltano all'occhio sono, in primo luogo, la rivoluzione messa in piedi dai doppi, che in qualche modo non vogliono essere più relegati nelle fogne del mondo (in questo si vede la protesta dei poveri contro un sistema "ricco" che li isola e fa perdere la propria identità); e in secondo luogo le differenze che ci sono tra bianchi e neri - le diversità tra la famiglia Wilson e qualle bianca, sebbene amica, dei Tyler, tra auto e barche di lusso. La corsa al successo della società americana è una gara mortale per uscire dalla miseria della propria condizione umana. In questo senso il conflitto che si viene a creare tra i protagonisti e i loro doppi lascia sgomenti ma dà adito a un messa alla berlina della situazione sociale americana. Negli ultimi anni il genere horror non si era mai avventurato in questo tipo di messaggi. Per trovare alcuni esempi simili bisogna tornare indietro agli anni '70 e ai cult del cinema horror. Chissà se anche Noi lo diventerà.
Voto: 8
Frase:
"Sembrano esattamente come noi, pensano come noi"