Non c'è due senza te: il nuovo film di Massimo Cappelli

Con Non c'è due senza te torna sul grande schermo anche Belén Rodriguez. Dal 5 febbraio nelle sale

Arriverà nelle sale il prossimo 5 febbraio Non c'è due senza tre, il nuovo film di Massimo Cappelli, con Fabio Triano, Dino Abbrescia, Belén Rodriguez e Tosca D’Aquino.

In Non c'è due senza tre, i due saranno Moreno (Fabio Troiano) e Alfonso (Dino Abbrescia), da anni felice coppia omosessuale. La loro vita scorre allegra e senza pensieri sotto gli occhi della signora Capasso (Tosca D'Aquino), la vicina di casa un po’ acida e molto curiosa. Ma la routine quotidiana viene improvvisamente stravolta dall’arrivo del terzo, Niccolò (Samuel Troiano), nipote di Alfonso. Inizia così una difficile convivenza a tre, complicata dal fatto che i due si fingono etero davanti al bambino e Moreno si invaghisce – dulcis in fundo – della bellissima Laura, interpretata da Belen Rodriguez.

La pellicola, inserita nella lista dei quindici film ritenuti di interesse culturale dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha ricevuto anche un finanziamento di 200mila euro, che ha fatto discutere.

Come rilasciato dal regista Massimo Cappelli:
«Da qualche tempo non c’è giorno che passi senza che i mezzi d’informazione si occupino di argomenti quali coppie di fatto, adozioni da parte di coppie gay e matrimoni tra omosessuali. Come spesso succede, la politica nel nostro Paese ha affrontato in ritardo tali questioni, già discusse e disciplinate negli altri Stati europei dopo manifestazioni oceaniche e furibondi scontri di opinioni. Anche il cinema italiano è in ritardo. È invece doveroso provare ad affrontare questi temi, illustrarli, al fine di poterci poi ragionare sopra. Ho pensato fosse necessario proporre al grande pubblico una storia che raccontasse cosa può succedere nella vita di una normale coppia di omosessuali quando, all’improvviso, un bambino arriva a turbare il loro tran tran. E di come i meccanismi che regolino la vita di coppia e i potenziali pericoli che minano la stessa, siano sostanzialmente i medesimi a prescindere dalla etero o omosessualità».