Danza, commedia musicale e molto altro. Ecco il nuovo cinema israeliano

Allo Spazio Oberdan di Milano la decima edizione della rassegna per scoprire alcuni film di una cinematografia sorprendente

Negli ultimi decenni la cinematografia israeliana ha trovato un posto di rilievo nella storia del cinema per la presenza di registi in grado di farla crescere affrontando con stile personale argomenti eterogenei, uscendo da una narrazione che, in passato, si era concentrata quasi esclusivamente su questioni storiche, politiche, sociali inerenti la complessa situazione mediorientale. In un certo senso, gli autori del nuovo cinema israeliano, unitamente a un nome "storico" come quello di Amos Gitai, hanno portato avanti, in maniera più stratificata, quello che, dagli anni Sessanta del Novecento, è stato definito il cinema della "nuova sensibilità".

Un assaggio delle tendenze più recenti di questa cinematografia si può avere frequentando la rassegna "Nuovo Cinema Istraeliano", giunta alla decima edizione, allo Spazio Oberdan di Milano (7-11 maggio 2017). In realtà, ci si sarebbe aspettata una programmazione più esaustiva, vista la quantità, e la qualità, di titoli prodotti, e più concentrata su opere dirette da cineasti di quel paese. Dei film in cartellone, infatti, uno è dell'italiano Giulio Ricciarelli, Il labirinto del silenzio, ad argomento Shoah e già uscito in sala, come pure la notevole opera prima In Between (il banale titolo italiano è Libere, disobbedienti, innamorate) che di israeliano ha la produzione essendo diretto dalla regista palestinese, con la doppia nazionalità, Maysaloun Hamoud. Ma quattro titoli fotografano bene la varietà di proposte del cinema d'Israele: Mr. Gaga di Tomer Heymann, Presenting Princess Shaw (2015) di Ido Haar, Cupcakes (2013) di Eytan Fox e soprattutto To Take a Wife (2004) di Ronit Elkabetz e Shlomi Elkabetz (produttore di In Between). Quest'ultimo, prima parte di una potente trilogia sulle relazioni sentimentali realizzata fra il 2004 e il 2014, è anche un omaggio alla regista e attrice Ronit Elkabetz, scomparsa nel 2016 a 51 anni, lasciando un enorme vuoto. Un film ancora inedito in Italia, come pure il secondo della trilogia, Shiva (2008). Il terzo, Viviane (2014), ha avuto distribuzione ed è reperibile in dvd.

Al coreografo di fama internazionale Ohad Naharin, creatore di un innovato approccio alla danza chiamato "gaga", è dedicato il documentaio Mr. Gaga (anch'esso disponibile in dvd). Sull'incontro speciale, prima a distanza e senza mai conoscersi, poi in stretta relazione artistica, fra la giovane afroamericana Samantha Montgomery, dalla vita tormentata, che su You Tube confessa la propria storia e canta canzoni da lei composte, e il musicista israeliano Kutiman, scopritore di talenti con procedure ambigue, è costruito il documentario Presenting Princess Shaw. Nel cinema di finzione, innalzato all'artificio di una messa in scena pop che vira verso la favola, si inserisce la commedia musicale Cupcakes con cinque donne e un uomo alla conquista del festival della canzone europea. Il regista Eytan Fox, in questo e in altri suoi lavori, esplora il corpo e l'anima di una città vorticosa come Tel Aviv e le storie di personaggi omosessuali.