Il nuovo film di Maccio Cappatonda, Omicidio all'italiana, debutterà nel 2017...
Il piccolo paesino di Corvara è stato invaso dalla troupe di Omicidio all’italiana, il secondo film di Maccio Capatonda.
Ad Acitrullo, la vita procede tranquilla, finchè un giorno accade l’impensabile: viene trovato ai piedi del campanile del paese il corpo accoltellato di una contessa. Ad indagare ci pensa la polizia e la troupe del programma televisivo Chi l’acciso?, condotto da Donatella Spruzzone - interpretata da Sabrina Ferilli.
Il regista abruzzese è alla seconda regia: «Se a girare l’opera prima avevo l’ansia da prestazione, oggi ho ancora più ansia perché questa seconda volta potrebbe decretare la fine di una carriera», sorride Maccio Cappatonda con il suo braccio destro e amico Herbert Ballerina alla conferenza stampa.
Sabrina Ferilli spesso non riesce a trattenere le risate alle battute del duo: «Mi piace la loro comicità perché è unica e tagliente, e poi ogni cosa che fanno è divertente e profonda. Da quando ho visto l’eccezionale parodia di Natale al cesso dovevo assolutamente conoscerli».
Omicidio all’italiana è l'unione di comicità e satira, mescolata alla critica sociale: «Per fare satira si deve essere preparati. Credo che questo film sia un manifesto di quello che sta accadendo oggi: la televisione e l’informazione tende a ridurre tutto a intrattenimento eliminando valore ad ogni cosa. Si utilizza la stessa enfasi sia che si parli di un risultato calcistico che di un attentato. La modalità di narrazione è la medesima, cambiano solo i protagonisti», spiega l'attrice.
«Quella di Maccio è una comicità efficace perché non punta solo sull’evasione», dice la Ferilli, che di commedie se ne intende.
«Tutto quello che passa in tv tende ad essere omologato. Ma nel film si parla anche del cambiamento di un paese che dopo essere entrato in contatto con la modernità tocca il punto più basso», aggiunge il regista.
Marcello Macchia, il vero nome di Maccio, non ha dubbi: «Omicidio all’italiana sarà più comico di Italiano medio, ma allo stesso tempo siamo riusciti a equilibrare il tasso di comicità con quello di satira».