Paola Cortellesi ai politici italiani: "Garantite ai giovani un'adeguata formazione all'affettività e al rispetto"

L'attrice e regista ha presentato il film-rivelazione "C'è ancora domani" alla Camera: "La violenza maschile sulle donne deve cessare"

"La violenza maschile sulle donne deve cessare di essere l'indegno fenomeno sociale che ogni giorno affligge questo Paese": è il messaggio lanciato da Paola Cortellesi alla politica italiana. L'attrice e regista ha presentato in Parlamento il suo film-rivelazione C'è ancora domani, commedia drammatica capace di incassare 36,3 milioni di euro al botteghino. In un'affollata aula dei gruppi parlamentari, Cortellesi è intervenuta per ribadire i temi cardine al centro del film, in uscita in Francia dal 13 marzo, dove sarà distribuito da Universal con il titolo Il reste encore demain.

Paola Cortellesi, C'è ancora domani arriva alla Camera

La proiezione speciale alla Camera di uno dei film italiani più visti di sempre è stata organizzata in occasione della Giornata internazionale della donna dell'8 marzo. Insieme ai parlamentari, gruppi di ragazzi e ragazze di tre istituti scolastici, alcuni cittadini di ogni età e anche qualche nonna. Presenti con l'attrice romana i produttori Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa di Wildside.

Ad animarci è stato il desiderio di affrontare un tema, quello della violenza sulle donne, che ci sta molto a cuore e sicuramente sta molto a cuore a tutte e tutti voi che avete l'onore e la responsabilità di sedere in quest'aula.

"Ho voluto raccontare i diritti negati ma anche quelli conquistati, gli stessi che consentono a voi onorevoli di sedere qui in Parlamento e a tutti i cittadini di manifestare liberamente il proprio pensiero, attraverso la parola, lo scritto e con ogni altro mezzo di diffusione", ha dichiarato la regista rivelazione dell'anno.

Consentitemi di sfruttare il temporaneo privilegio di parlare qui oggi, per auspicare da comune cittadina che, al di là degli schieramenti politici che rappresentate, sappiate procedere uniti per far sì che le nuove generazioni ricevano lungo il percorso scolastico un'adeguata formazione all'affettività e al rispetto, affinché sin da piccoli imparino che amare non vuol dire possedere o subire. E la violenza maschile sulle donne cessi di essere l'indegno fenomeno sociale che ogni giorno affligge questo Paese.

C'è ancora domani "parla anche e soprattutto di politica"

"È importante presentarlo qui perché questo film parla di emancipazione femminile, di autodeterminazione, di libertà, ma parla anche di politica, dell'importanza delle istituzioni democratiche e di quanto il protagonismo dei cittadini può fare per renderle forti: dare questo messaggio ai ragazzi e alle ragazze alla vigilia della Festa della donna è quanto di più alto la Camera può fare", ha aggiunto Anna Ascani.

La vicepresidente della Camera ha citato alcuni fenomeni su cui l'Italia deve lavorare per mettersi al passo col resto d'Europa: il gap salariale "con le donne che a parità di mansione guadagnano il 30% in meno", le disparità nel lavoro di cura "con l'80% dei congedi ancora richiesti dalle donne", la negazione di "quello che c'è scritto nella legge 194 e i tentativi di cancellarla più meno espliciti" e naturalmente la violenza di genere e i femminicidi.

Spero che questo film arrivi a chi lo guarda così come è arrivato a me: una riscoperta del senso profondo delle battaglie politiche che noi facciamo, delle conquiste che spesso appaiono scontate persino a noi, di tutta la strada che abbiamo ancora davanti per costruire un futuro migliore di parità e democrazia. In questo senso il film di Paola Cortellesi parla anche e soprattutto di politica.