Mamma o papà? La paola a Paola Cortellesi e Antonio Albanese

Dal titolo del nuovo film di Riccardo Milani (Mamma o papà?) è facile capire di cosa parlerà la pellicola...

Mamma o papà? è il titolo del nuovo film di Riccardo Milani con protagonisti Paola Cortellesi (Qualcosa di nuovo) e Antonio Albanese. I due attori hanno raccontato la loro esperienza alla stampa: “Desideravo da tanto lavorare con Antonio ma non era mai capitata l’occasione, questa è stata ghiotta e irrinunciabile.

Siamo entrambi artisti disciplinati, nonostante ciò che sembra. La nostra “stupidera” potrebbe essere scambiata per disordine. E invece siamo di una precisione maniacale, ha iniziato la Cortellesi.

Il regista ha spiegato cosa lo abbia spinto a girare un film del genere

La cosa che mi è piaciuta al punto tale da accettare di essere coinvolto nel progetto è stata la possibilità di fare un film sulla famiglia. Farlo in un paese del nord Europa è diverso dal farlo in Italia, dove la famiglia è un santuario intoccabile. Ho cercato in ogni modo di avere uno sguardo lucido e onesto, per poter riconoscere che la famiglia è spesso il luogo della fine di un amore, e che non sempre i figli sono un collante per la coppia.

Mi sono sforzato di essere sincero. Io ho formato una famiglia, credo quindi nella famiglia, ma sono convinto che ognuno di noi abbia il dovere di non cancellare la propria ambizione e la propria voglia di esprimersi. E poi non tutti sono fatti per essere genitori, diciamocelo, non tutti abbiamo istinto materno o paterno”.

Anche Antonio Albanese ha molto amato addentrarsi in questo territorio, ma non è stato semplice come previsto: “E’ un onore giocare con toni come questi, ma non si può esagerare. Prendiamo la scena della lap dance. Io non ero mai entrato in un locale di lap dance. L’attrice che interpreta mia figlia mi ha detto: sono molto imbarazzata.

E io: sì anche io, forse più di te. Poi Riccardo mi ha detto, guardando la ballerina: dagli un colpetto sul sedere. Mamma mia che situazione scomoda! Io amo entrare in mondi che non conosco, ma dare per esempio una sberla a un bambino di 8 10 anni è faticoso”.