Paolo Borsellino, ecco i film sul giudice ucciso dalla Mafia nel 1992

Ecco i film e le fiction televisive che sono state dedicate a Paolo Borsellino, magistrato italiano ucciso da Cosa nostra nel 1992.

Il 19 luglio 1992 moriva Paolo Borsellino, magistrato italiano, ucciso da Cosa nostra. L'uomo fu vittima di un attentato, in cui rimasero uccii anche i cinque agenti della sua scorta: un evento etichettato, da allora, come strage di via D'Amelio, strada in cui ebbe luogo il massacro. È considerato, inieme a Giovanni Falcone - suo grande aico - uno dei personaggi che maggiormente ha contribuito alla lotta contro la Mafia. Al giudice sono stati dedicati diversi film e serie tv, che vi mostriamo in questo articolo. 

Paolo Borsellino, film dedicato al magistrato

Partiamo con I giudici - Excellent Cadavers, film diretto da Ricky Tognazzi, del 1999, in cui vediamo la presenza di Chazz Palminteri e F. Murray Abraham. La pellicola fu tratta dal romanzo, Nella terra degli infedeli, scritto da Alexander Stille nel 1995. La trama parte dall'uccisione del procuratore capo di Palermo, a due mesi dal suo pensionamento. Dopo tale accaduto, Giovanni Falcone riceve la scorta e, insieme a Paolo Borsellino, metterà le proprie forze in campo per combattere Cosa nostra, decisione che gli fece ottenere ostilità da parte di altri magistrati. 

Andiamo avanti con Gli angeli di Borsellino, film del 2003, diretto da Rocco Cesareo. La storia fa leva su un racconto di Emanuela Loi, agente di polizia della scorta del magistrato, la quale spiega i 57 giorni che distanziarono i due attentati ai giudici siciliani. Ad interpretare la donna è Brigitta Boccoli e la sorella dell'agente ha il volto della sorella nella vita reale dell'attrice, Benedicta Boccoli. La Loi perse la vita nell'attentato al magistrato: alla famiglia non fu concesso di vedere il corpo della ragazza, ormai irriconoscibile.

Passiamo a Paolo Borsellino del 2004, mini serie televisiva diretta da Gianluca Maria Tavarelli, ambientata a Palermo. Racconta gli anni che vanno dal 1980 al 1992 del pool antimafia composto da Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, sotto la guida di Rocco Chinnici e po da Antonino Caponnetto. Paolo Borsellino - Essendo Stato, spettacolo teatrale scritto e diretto da Ruggero Cappuccio e Paolo Borsellino: una vita da eroe, video documentario di Lucio Miceli e Roberta Di Casimiro del 2010.

Proseguiamo con Paolo Borsellino - I 57 giorni: film di Alberto Negrino, con Luca Zingaretti: la pellicola si concentra sui 57 giorni che separano la morte del giudice Giovanni Falcone da quella di Borsellino. I fatti partono dal 23 maggio 1992, giorno in cui Falcone fu ucciso. Proprio quella giornata, il magistrato avrebbe dovuto incontrare, a orario di pranzo, l'amico Paolo per festeggiare la nomina ricevuta alla Superprocura. Borsellino si mise alla ricerca della verità, anche se era ben consapevole del fatto che avrebbe fatto la stessa fine di lì a poco. 

Era d'estate, film del 2016, diretto da Fiorella Infascelli, in cui viene raccontata la storia dei due giudici siciliani, partendo dall'Asinara, ann 1985: i due magistrati vengono trasferiti proprio nell'isola sarda, con le rispettive famiglie. Cosa nostra minaccia sia Falcone e Borsellino, sia i loro cari. Paolo Borsellino - Adesso tocca a me, una docufiction del 2017, di Giovanni Filippeto, in cui, ad interpretare il magistrato, è Cesare Bocci. Il docufilm racconta il giudice Borsellino a 25 anni dalla sua drammatica morte e di quella della sua fedele scorta. 

Paolo Borsellino, le ultime parole del giudice anti-Mafia

Paolo Borsellino sapeva i rischi che correva nel svolgere il proprio lavoro di giudice anti-mafia. Tale consapevolezza emerse fortemente, anche in un'intervista che il magistrato concesse al giornalista Lamberto Sposini proprio agli inizi del mese di luglio del 1992, poco prima che venisse assassinato. Ecco le sue parole: 

Io accetto la... ho sempre accettato il... più che il rischio, la... condizione, quali sono le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall'inizio che dovevo correre questi pericoli.

Il... la sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi in, come viene ritenuto, in... in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare... dalla sensazione che, o financo, vorrei dire, dalla certezza, che tutto questo può costarci caro. 

Dopo la sua morte, a Borsellino sono stati dedicati film e fiction televisive, che ne hanno sottolineato l'impegno e la forza nel combattere le Mafie. 

Fonte immagine in evidenza: https://twitter.com/NicolaMorra63/status/1019812213559873548