"Ho voglia di raccontare Diego ma è molto difficile", rivela il regista che è già a quota 4,8 milioni di euro
Nonostante sia stato accolto da recensioni tiepide e snobbato dal comitato dell'Anica nella corsa per rappresentare l'Italia agli Oscar 2025, Parthenope di Paolo Sorrentino si sta rivelando un clamoroso successo di pubblico. Dopo le sale affollate alle proiezioni di mezzanotte in anteprima, il decimo lungometraggio del regista napoletano, uscito con la neonata PiperFilm il 24 ottobre scorso, ha incassato 4,8 milioni di euro al box-office. Finora Parthenope ha portato nei cinema più di 20mila persone ed è il film italiano più visto dell'anno.
Parthenope, Sorrentino sbanca il botteghino
Il successo è tale che a San Gregorio Armeno, la strada del centro storico di Napoli famosa per le botteghe artigiane di presepi, si trova addirittura la statuina del personaggio "godereccio" di Greta Cool, la diva in decadenza interpretata da Luisa Ranieri. Non mancano nemmeno i gadget a ruba online e la pizza dedicata al film, preparata dal maestro Enzo Coccia nella pizzeria La Notizia.
Non mancano le polemiche, in particolare per la scena in cui la protagonista Celeste Dalla Porta, vestita solo del tesoro di San Gennaro, mima un amplesso con il laido vescovo Tesorone, l'arcivescovo di Napoli (al quale presta volto e corpo Peppe Lanzetta) che ama praticare sesso orale mentre maneggia la teca. Dopo l'amplesso, succede il miracolo: il sangue del santo nell'ampolla comincia a sciogliersi. Un momento che ha lasciato perplesso Vincenzo De Gregorio, l'abate della cappella del tesoro del santo.
"Un fenomeno complesso come quello del prodigio di San Gennaro va studiato, documentato e invece mi pare che come al solito si colga solo l'aspetto più superficiale, eppure dietro quella liquefazione c'è molto altro, nessuno è venuto qui a chiedere informazioni", spiega il deputato alla Real Cappella in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno, confessando di non aver visto tutto il film ma solo le scene "incriminate". È decisamente più duro Don Franco Rampullino, parroco di San Giuseppe a Chiaia: "La satira è una cosa, ma a San Gennaro tutti ci tengono e in quelle scena si è inserito un cardinale profanatore. Napoli è molto di più di quello mostrato".
Paolo Sorrentino, prossimo film sarà su Maradona?
Archiviate con la consueta leggerezza le diatribe, Sorrentino si gode la riuscita di Parthenope (che comunque deve ancora rientrare dell'imponente budget speso dalla distribuzione per l'enorme battage pubblicitario) e pensa già al suo lungometraggio numero undici. Ospite di Massimo Gramellini su La7 insieme a Roberto Vecchioni al programma In altre parole, il regista ha anticipato che il suo prossimo film potrebbe essere nientemeno che su Diego Armando Maradona.
Ho voglia di raccontare Maradona. Ma è anche molto difficile creare una finzione su un personaggio che è stato molto cinematografico. L'ho visto allenarsi su un campo da tennis, di nascosto dal Napoli, prima dei Mondiali dell'86. Per un'ora ha tirato il pallone all'incrocio dei pali.
Proprio a quell'incontro con il più forte calciatore di tutti i tempi, al quale ha dedicato l'Oscar vinto con La grande bellezza, Sorrentino ha rivolto un sentito omaggio in una scena nel suo Youth - La giovinezza: un Pibe de oro appesantito che palleggia con una pallina da tennis nel lussuoso hotel Schatzalp di Davos.