Paul Feig, Ghostbusters? Non pensavo fosse solo per uomini

Il regista Paul Feig si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «Non pensavo che Ghostbusters fosse un club per soli uomini»

A tre mesi dall'uscita cinematografica di Ghostbusters di Paul Feig, molte delle critiche preventive che il film aveva avuto sono cadute nel dimenticatoio e con più distacco il regista ha provato a riflettere sulle reazioni negative che parte del pubblico ha avuto verso la sua versione, che, come ormai sapranno tutti, vanta un cast di protagosniti tutto femminile come Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones.

Riprendiamo un articolo del The Hollywood Reporter, che a sua volta cita un più ampio intervento dello stesso Feig al New Yorker Festival con lo scrittore Tad Friend. Feig ha detto che la sua versione di Ghostbusters è stata fatta proprio durante il periodo della "tempesta perfetta" in un clima politico in cui il patriarcato maschile bianco si sente minacciato. Mentre la McCarthy ha respinto tutte le accuse di chi diceva di "rovinato la loro infanzia". Feig ha poi ammesso di non essere affatto cosciente della importanza il film avesse per tutti i ragazzini che hanno trascorso la loro infanzia a voler diventare dei veri Ghostbusters.

Quando uscì Ghostbusters [l'originale, ndr], frequentavo la scuola di cinema e sono andato a vederlo durante la notte della premiere ha spiegato Feig. Avevo 20 o 21 anni, andai con alcuni dei miei amici e fu la cosa più divertente mai visto. Non avevamo mai visto nulla del gemere. Vedere una commedia fatta con quel grado di effetti speciale ha cambiato ogni regola del gioco. Quello di cui non mi sono reso conto è che una generazione successiva, più giovane di me, lo considerò quasi come una promessa. I ragazzi avrebbero poi corso tra le case del vicinato per interpretando quei personaggi, e per i ragazzi era davvero una gran cosa, quel film. Questo io non l'avevo compreso. Ho pensato che fosse semplicemente una commedia fantastica per tutti.

Fonte: THR.com