Venezia 76, Pedro Almodovar Leone d'Oro alla Carriera

Reduce dal successo di 'Dolor y Gloria', Pedro Almodovar riceverà il Leone della Biennale, la Mostra che l'ha lanciato nel 1983 con 'L'indiscreto fascino del peccato'

Pedro Almodóvar sarà premiato con il Leone d'Oro alla Carriera alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia. Lo ha annunciato la Biennale, che consegnerà il riconoscimento al regista nel corso dell'edizione 2019, che si terrà dal 28 agosto al 7 settembre. La decisione è stata presa dal Cda presieduto da Paolo Baratta, che ha fatto propria la proposta del Direttore Alberto Barbera di celebrare con questo importante Leone uno dei più apprezzati e amati registi, con due Premi Oscar alle spalle e un'autentica passione/ossessione per il cinema. 

Pedro Almodovar, Dolor y Gloria e Leone d'Oro alla Carriera

Il regista spagnolo, reduce dal successo di Dolor y Gloria (Antonio Banderas premiato come miglior attore del Festival di Cannes e quasi 3 milioni di euro incassati nelle sale italiane), ha commentato così il riconoscimento che gli arriva dalla Biennale. 

Sono molto emozionato e onorato per il regalo di questo Leone d'Oro. Ho bellissimi ricordi della Mostra di Venezia. Il mio debutto internazionale ha avuto luogo lì nel 1983 con L'indiscreto fascino del peccato. Era la prima volta che uno dei miei film viaggiava fuori dalla Spagna. È stato il mio battesimo internazionale ed è stata una meravigliosa esperienza, come lo è stata il mio ritorno con Donne sull'orlo di una crisi di nervi nel 1988. Questo Leone diventerà la mia mascotte, insieme ai due gatti con cui vivo. Grazie dal profondo del cuore per questo premio. 

Leone d'Oro, Venezia 2019 celebra Almodóvar

Alberto Barbera ha motivato con queste parole la scelta di assegnare questo Leone speciale. 

Almodóvar non è solo il più grande e influente regista spagnolo dopo Buñuel, ma l'autore che è stato capace di offrire della Spagna post-franchista il ritratto più articolato, controverso e provocatorio. I temi della trasgressione, del desiderio e dell'identità sono il terreno d'elezione dei suoi lavori, intrisi di corrosivo umorismo e ammantati di uno splendore visivo che conferisce inediti bagliori all'estetica camp e della pop-art a cui si rifà esplicitamente. 

Il Direttore della Mostra ha poi voluto sottolineare la capacità del regista spagnolo di raccontare il mondo delle donne

Il mal d'amore, lo struggimento dell'abbandono, l'incoerenza del desiderio e le lacerazioni della depressione, confluiscono in film a cavallo fra il melodramma e la sua parodia, attingendo a vertici di autenticità emotiva che ne riscattano gli eventuali eccessi formali. Senza dimenticare che Almodóvar eccelle soprattutto nel dipingere ritratti femminili incredibilmente originali, in virtù della rara empatia che gli consente di rappresentarne la forza, la ricchezza emotiva e le inevitabili debolezze con un'autenticità rara e toccante. 

Fonte foto: https://twitter.com/la_Biennale