Penny Dreadful - recensione

La serie ispirata ai personaggi classici dell'Inghilterra dell'Ottocento riproposti in chiave moderna con un cast eccezionale e con protagonista Eva Green

La serie Penny Dreadful non va persa, non ve la dovete perdere tra i miasmi di quel flusso costante e sempre aperto che sono diventante le serie tv, soprattutto nella loro immediata disponibilità immersiva dello streaming. Così capita, a voi come capita anche a me, di ritrovarvi in anticipo sulla messa in onda tradizionale e avanzate già di un paio di stagioni e attende la nuova con una strana brama che può far diventare irrequieti. Una droga, paradossalmente sembra di parlare di una droga, una serie più è bella e sempre più corta sembra quando la si vede che dannate i suoi creatori perché non hanno aggiunto altre puntante così da lasciarvi penzolare nell’attesa per quasi un anno. E poi quando la nuova stagione arriva sembra ieri che eravate lì a centellinare i minuti dell’ultimo episodio, ma appena cominciata a vedere la nuova roba già sapete che non vi basterà perché, in verità, quella attesa è stata troppo lunga, un vero tormento.

Ora, non tutte le serie hanno questo effetto, altrimenti vedremmo le nostre strade veramente come il colore del cielo sintonizzato su nessun canale, come diceva il celebre incipit di Neuromante di William Gibson. No, alcune serie passano e finiscono subito nel dimenticatoio, e in un certo senso lo streaming è uno strumento eccezionale per la selezione naturale di questi nuovi spettacoli dell’audiovisivo. Poi ci sono le eccezione: Penny Dreadful è una di quelle eccezione che entra nel sistema circolatorio e arriva fino al cervello, dopo di che non si sa come poterne fare a meno.

Il titolo della serie rimanda ai volumetti che nella Londra fine secolo Ottocento giravano per le masse dai gusti facili, ed erano per lo più racconti macabri, sanguinari, pieni di mostri con nomi nuovi coniati per l’occasione che nessuno aveva mai sentito nominare ma che sembrava di averli visti negli incubi da sempre. La serie ideata da John Logan, con l’aiuto di Sam Mendes, vede raccogliere molti di quelle creature fantastiche prodotte dalla letteratura fantastica e gotica dell’Inghilterra vittoriana, metterle insieme e farle vivere r passare attraverso diverse avventure. Se i penny dreadful dell’epoca erano un sintomo della spinta dal basso della massiccia richiesta di nuove forme ed espressioni per l’intrattenimento delle masse che crescevano e richiedevano sempre di più il diritto al divertimento a buon mercato andando sempre di più ad amplificare la diversificazione tra la cultura elitaria della borghesia e la cultura popolare degli strati sociali più bassi, cosa di cui da lì a poco avrebbe avvantaggiato il nascente cinema, forma di spettacolo popolare per eccellenza che raccolse quei bisogni della massa, la serie Penny Dreadful è concepita come spettacolo postmoderno: infatti non è insolita l’idea di far incrociare personaggi appartenenti a mondi narrativi separati fra loro.

In gioco, manco a dirlo, c’è l’infinta lotta tra il bene e il male dove i guardiani della luce non sono poi così diversi dai diavoli che combattono, anzi, sembrano condividere la stessa natura notturna ma hanno avuto la forza e il coraggio di scegliere, riluttanti nel loro compito ma consapevoli di quello che hanno voluto per se e per gli altri. Attraverso il racconto dell’orrore Penny Dreadful narra, in maniera superba e perfettamente funzionale, l’insopportabile peso che comporta il compiere una scelta morale che non riguarda solo chi la fa perché quella scelta influirà proprio sul destino di quella battaglia infinita tra il bene il male.

Così vediamo convocati una serie di figure iconiche, come il Dr. Frankstein e la sua Creatura, Dorian Gray, Ethan Lawrence Talbot il Licantropo, Dracula, tutte queste figure ruotano attorno a un altro personaggio, questo sì inedito e originale, Vanessa Yves stupendamente interpretata da Eva Green che una volta di più mostra la sua bravura a saper dare corpo, voce ed emozioni ai suoi personaggi rendendoli vivi, paurosamente realistici nella loro bellezza.

La prima stagione ha visto Vanessa aiutare Sir Malcolm Murray, il padre di Mina sposa di Jonathan Harker, l’uomo che ha portato a Londra Dracula che ha reso Mina una figlia della notte. La battaglia si svolge con l’aggregazione degli altri personaggi in un continuo rimescolamento di alleanze e dubbi, non manca la sensualità e un senso disperato del sesso come anestetico fugace alla pena di vivere. Ma la ricerca per salvare Mina si rivela presto essere una caccia di cui la preda è invece Vanessa Yves e lei non si sottrae, distaccata dal mondo e dalla vita decide di affrontare il supremo nemico. È questo il tema della seconda stagione della serie che però diventa anche un momento per sciogliere ciò che era rimasto ambiguo dei personaggi principali nella prima stagione. Così gli autori hanno preferito dare spazio e rendere più autonomi i vari caratteri anche a costo di scelte rischiose come quella di dover rinunciare per una puntata intera alla magnificenza di Eva Green perché è Vanessa Yves il centro di gravità dell’intera storia.

Una storia che poteva virare sul truculento e l’effetto facile invece Penny Dreadful è una storia sofisticata, ampia, corale con una messa in scena sontuosa e un regime di scrittura che sa costruire la suspense e dare il giusto spessore alla psicologia dei personaggi che hanno sfaccettature complesse e sofferenti. La seconda stagione scava un solco fisico e affettivo fra personaggi, ognuno apparentemente abbandonato al suo destino, dovremmo aspettare la terza stagione per vedere come gli autori riusciranno a ricomporre un quadro che sembra compromesso. Intanto, l’unica notizia trapelata è che l’attrice Patti Lu Pone si è unita al cast dove, sembra sempre secondo le voci trapelate dal set, interpreterà la parte di un Alienista che tenterà di curare Vanessa Yves, ma non sarà l’unica novità: a unirsi ai personaggi della serie arriverà anche il Dr. Jekyll e Mr. Hyde, altro personaggio letterario vittoriano nato dalla penna di Robert Louis Stevenson. Ancora non si sa chi sarà l’attore del personaggio nato dalla fantasia di Stevenson, tutti gli altri attori torneranno nelle loro parti: Eva Green, stupenda, è Vanessa Yves, Timothy Dalton in quella di Sir Malcolm Murray, Josh Hartnett in quella di Ethan Chandler/Lawrence Talbot, Reeve Carney sempre in quella di Dorian Gray.

Massimiliano Pistonesi