Porsche torna sulla morte di Paul Walker: "Colpa sua"

Dopo le accuse della figlia di Paul Walker a Porsche relative all'incidente in cui perse la vita, arriva la secca replica di Porsche

Il costruttore tedesco di auto Porsche ha dichiarato che la morte della star di Fast and Furious, Paul Walker, nello schianto ad alta velocità del novembre del 2013 è stata – letteralmente – "own comparative fault" dell'attore stesso. Colpa sua, insomma. La Casa automobilistica rigetta quindi ogni responsabilità per la morte di Paul Walker.

Nello specifico Porsche Cars North America (PCNA) si dichiara totalmente estranea alle accuse che erano state mosse lo scorso settembre dalla figlia dell'attore, Meadow Walker. E avrebbe dichiarato in una nota legale che il modello in edizione limitata della Porsche Carrera GT del 2005 sulla quale Walker stava viaggiando come passeggero sarebbe stata "alterata" e "mantenuta impropiamente". E proprio queste alterazioni avrebbero contribuito materialmente alla collisione che ha ucciso la star e il conducente, Roger Roads. Non è tutto: secondo Porsche l'attore sarebbe stato ben cosciente dei rischi quando è salito sull'auto.

PCNA sostiene che Mr. Walker ha assunto volontariamente e coscientemente tutti i rischi, i pericoli e le insidie nell'uso della Carrera GT del 2005 in oggetto; che i rischi, i pericoli e le insidie erano ovvi ed evidenti, tale che lui ne fosse a conoscenza; e che lui stesso ha scelto di esporsi a tali rischi, pericoli e insidie ha dichiarato Porsche.

Delle dichiarazioni che vanno in senso diammetralmente opposto a quelle della figlia di Paul, Meadow Walker, che aveva sostenuto che il veicolo della Casa di proprietà del gruppo Volkswagen aveva sempre avuto una "history of instability", una storia di instabilità.

La presa di posizione di Porsche arriva proprio a pochi giorni di distanza dall'anniversario della scomparsa di Paul Walker, morto il 30 novembre del 2013. La battaglia legale non è ancora finita.