L'Academy ha reso noto l'elenco dei sette film che proseguiranno la propria corsa verso l'ambita statuetta
La notte della 90ª edizione dei Premi Oscar si sta avvicinando sempre più. Certo, bisognerà attendere ancora circa due mesi e mezza (la cerimonia di consegna delle ambitissime statuette si terrà il prossimo 4 marzo) ma l'Academy ha già iniziato a far crescere l'attesa comunicando alcune shortlist dei film candidati al premio. L'ultima della serie è quella composta dalle sette pellicole che possono sperare di aggiudicarsi l'Oscar per il Miglior trucco. La lista definitiva delle nomination di ogni categoria verrà comunicata solamente il prossimo 23 gennaio ma nel frattempo tra gli appassionati di cinema può già partire il totovincitore per l'Oscar al Miglior trucco.
Premio Oscar 2018 Miglior trucco: i sette film candidati
A contendersi il Premio Oscar 2018 per il Miglior trucco saranno: Bright di David Ayer, L'ora più buia di Joe Wright, Ghost in the Shell di Rupert Sanders, Guardiani della Galassia Vol. 2 di James Gunn, I, Tonya di Craig Gillespie, Vittoria e Abdul di Stephen Frears e Wonder di Stephen Chbosky. Gli esperti incaricati di decidere il film che merita l'ambito riconoscimento per questa speicifica categoria nella giornata del prossimo 6 gennaio avranno la possibilità di visionare dieci minuti di ogni pellicola e, in seguito, esprimere la propria preferenza.
Premio Oscar 2018 Miglior film straniero: le nomination
Come detto in precedenza, l'Academy negli scorsi giorni aveva diffuso le shortlist delle nomination agli Oscar anche di altre categoria. Queste sono quelle per il Premio al Miglior film straniero: Una donna fantastica diretto da Sebastian Lelio (Cile), Oltre la notte diretto da Fatih Akin (Germania), Corpo e anima diretto da Ildiko Enyedi (Ungheria), Foxtrot diretto da Samuel Maoz (Israele), L'insulto diretto da Ziad Doueiri (Libano), Loveless diretto da Andrey Zvyagintsev (Russia), Félicité diretto da Alain Gomis (Senegal), The Wound diretto da John Trengove (Sud Africa), The Square diretto da Ruben Östlund (Svezia).