Quentin Tarantino compie 55 anni: tutti i cult movie a cui si è ispirato

Quentin Tarantino ha amato una quantità considerevole di film, di genere, b movies e grandi opere di culto: ecco tutte le sue influenze

Quentin Tarantino è considerato uno dei registi più innovativi della storia del cinema. Il suo stile di regia è stato influenzato da molte pellicole che Tarantino ha divorato quando era giovane: dagli spaghetti western di Sergio Leone, ai b movies dei grindhouse, fino ai film di arti marziali hongkonghesi e agli yazuka movie giapponesi. Insomma nei suoi film ci sono rimandi diretti ai lungometraggi che il regista di Kill Bill e Pulp Fiction ha amato di più. In occasione del suo compleanno - 55 anni il 27 marzo 2018 - scopriamo insieme quali sono state le influenze cinematografiche.

Quentin Tarantino: la filmografia del regista fatta di rimandi

Quando si guarda un film di Quentin Tarantino non si può fare a meno di notare tutti gli omaggi ad altri film che il regista californiano inserisce. Tutti cult movie che Tarantino ha amato: generi e film specifici. Nei primi suoi due film, Le iene e Pulp Fiction, i rimandi ad altri film sono molteplici: nel girare Tarantino pensò di prendere spunto dai film di gangster, come quelli di Jean Pierre Melville (Frank Costello faccia d'angelo, I senza nome), poi anche quelli di Don Siegel e Jean-Luc Godard; poi anche da alcuni film di Hong Kong, come City on Fire di Ringo Lam del 1987 e tutto il cinema di John Woo.

Per Jackie Brown del 1997, il regista prese ampio spunto dai b movies della blaxploitation, cinema con protagonisti di colore ambientato nei ghetti urbani, visibili nei grindhouse. Infatti la protagonista del film è Pam Grier, stella del genere negli anni '70 con lungometraggi come Coffy del 1973 e Foxy Brown del 1974. In Kill Bill invece i rimandi ad altri lungometraggi sono moltissimi: i film di arti marziali di kung fu - quelli di Bruce Lee e altri -, gli yakuza movie giapponesi - c'è anche un cameo di Sonny Chiba, stella del genere negli anni '70 e '80 -, e anche rimandi a b movies come nei film precedenti.

Anche per Grindhouse - A prova di morte si ripetono i rimandi a film di serie b, che proprio venivano trasmessi nei grindhouse, cinema all'aperto dove venivano proiettati 2 film a sera e il costo del biglietto era molto basso. In Bastardi senza gloria del 2009 ci sono omaggi al cinema francesce e tedesco (Max Linder, G.W. Pabst) e di altri b movies, sia italiani sia della naziexploitation - film che raccontava storie di stragi e torture perpetrate dai nazisti. In Django Unchianed del 2012 il rimando agli spaghetti western è centrale, soprattutto a Django di Segio Corbucci del 1966 e alla trilogia del dollaro di Sergio Leone. In The Hateful Eight ritornano i rimandi al western e ai film di samurai di Akira Kurosawa: uno su tutti I sette samurai del 1954.

Nel 2019 uscirà il suo nuovo film Once Upon a Time in Hollywood.