Rambo: Last Blood, il ritorno dell'eroe non convince

Rambo: Last Blood è il quinto capitolo della saga cinematografica con Sylvester Stallone, ma è anche quello che piace di meno

Ancora una volta Hollywood punta sull’effetto nostalgia per riempire le sale dei cinema (e le casse dei botteghini). A tornare sul grande schermo è Rambo, l’iconico personaggio interpretato da Sylvester Stallone e protagonista negli anni '80 di tre film di grande successo. Nel 2008 alla saga cinematografica si era poi aggiunto un quarto capitolo, John Rambo, diretto e interpretato dallo stesso Sylvester Stallone. Sinceramente non si sentiva il bisogno, undici anni dopo, di un quinto film della serie. E invece è arrivato: Rambo: Last Blood. Un titolo che richiama quello originale della prima capitolo, First Blood, è che sembra poter chiudere la saga, a meno che alla fine non abbia un grande successo nei cinema di tutto il mondo, fatto che, come ha spiegato Sylvester Stallone, potrebbe portare alla prosecuzione del franchise. Ma vedendo Rambo: Last Blood, è davvero difficile pensare che il celebre personaggio possa ancora tornare in azione. 

Rambo: Last Blood, Sylvester Stallone è ancora in forma ma non basta

Sylvester Stallone non si vuole certo arrendere al tempo che passa e, all’età di 73 anni sfoggia ancora un fisico invidiabile e possiede grinta da vendere. Bastano questi ingredienti per far tornare Rambo sfarzi agli degli anni ’80? Sembrerebbe proprio di no. Rambo: Last Blood è un film che deve fare i conti con un budget piuttosto ridotto per una pellicola d’azione con le sue ambizioni, per porre rimedio a ciò la storia è imbottita di una violenza senza motivazioni e cerca rifugio nello splatter.

La trama non convince per nulla, i nemici vengono rappresentanti come l’incarnazione del male: assassini spietati, torturatori e assassini le cui azioni sembrano non essere mossa da alcune motivazione, razionale o irrazionale che sia. Sono crudeli e basta. E’ così che John Rambo è “costretto” a tornare in azione e tornare a uccidere. Ma per quanto Rambo: Last Blood sia un film imbottito di azione, fatica a fare presa sugli spettatori, anche a coloro che fin dagli anni ’80 sono fan di questo personaggio. 

Rambo: Last Blood, la trama non convince

Nelle prime scene di Rambo: Last Blood vediamo l’eroe interpretato da Sylvester Stallone nella sua tenuta in Arizona, ereditata dal padre, dove vive insieme all'amica Maria (una sorta di sorella per il protagonista) e la nipote di questa, Gabrielle. La ragazza, grazie a un'amica di nome Gizelle rintraccia il padre che l'aveva abbandonata anni prima in Messico e decide di partire per incontrarlo.

L'incontro con il genitore finisce nel peggiore dei modi, Gabrielle cerca quindi consolazione in un losco locale nel quale viene rapita da i membri di un cartello messicano. Appena viene informato del fatto, Rambo decide di partire per il Messico e, aiutato dalla giornalista Carmen Delgado, cercherà di salvare la ragazza: da questo momento si apre una spirale di violenza e azione. 

Rambo: Last Blood, un film che non ricorderemo

In conclusione, Rambo: Last Blood non è un film che vi consigliamo di vedere, nemmeno se siete dei fan dell’eroe interpretato da Sylvester Stallone. Già, perché questo John Rambo appare molto diverso da quello che un poi tutti hanno amato nei film della trilogia originale degli anni ’80: il carisma è lo stesso, ma tutto in quest’ultimo film (che è diretto da Adrian Grunberg) appare forzato. Anche per questo il film fatica a trasmettere emozioni, nonostante la grande dose di azione e la presenze di vere e proprie scene splatter.

La saga cinematografica di Rambo, in particolare con i primi film, ci aveva abituati a ben altro e quando in futuro ripenseremo a questo super soldato che è entrato nella storia del cinema non lo ricorderemo in questo Rambo: Last Blood, ma ci tornerà in mente, piacevolmente, nei suoi primi film. Insomma, l’operazione nostalgia che negli ultimi anni va tanto di moda dalle parti di Hollywood stavolta non ha funzionato. 

Voto: 5

Frase
“In tutti questi anni ho protetto i miei segreti ma ora è arrivato il momento di fare i conti con il passato”.

Fonte foto di copertina e fonte foto interna: https://www.facebook.com/Rambo/