Baywatch è tornato: la parodia della serie cult è demenziale ma funziona

Abbiamo visto in anteprima il tanto atteso Baywatch con protagonisti Zac Efron e Dwayne Johnson. La nostra recensione

Baywatch è la pellicola liberamente ispirata all’omonima serie tv cult che vedeva tra i suoi protagonisti Mitch Buchannon e Stephanie Holden. Il film - interpretato tra i tanti da Zac Efron, Dwayne Johnson, Alexandra Daddario, Angelique Kenney, Priyanka Chopra, Ilfenesh Hadera e Kelly Rohrbach - si concentra sulle selezioni per scegliere i tre nuovi bagnini di una spiaggia californiana. Non si tratta solo di una competizione: per alcuni ottenere quel ruolo è l’unico modo per dare nuovamente senso alla propria vita. Tra risate e battute demenziali, ci sarà largo spazio anche per il genere noir. Insieme, infatti, scoprono un piano criminale che minaccia il futuro della baia. 

Recensione di Baywatch

Diversamente dalla serie televisiva, il film di Seth Gordon prende una piega a dir poco demenziale. Ma andiamo con ordine. Innanzi tutto è bene dire che con Baywatch è facile lasciarsi prendere dall’entusiasmo nel rivedere sul grande schermo qualcosa che richiama alla memoria la nostra infanzia, quella passata davanti alla televisione a vedere uno dei telefilm più apprezzati e noti del panorama televisivo. Questo soprattutto nel momento in cui ritroviamo vecchi personaggi che hanno fatto la storia della serie tv: il vero Mitch (David Hasselhoff) - qui mentore del Mitch più moderno, ma sempre pronto a tutto pur di salvaguardare la sua spiaggia - che è stato protagonista di una gag esilarante. 

Ed è proprio qui che emergono i ricordi, in quanto non solo lo vediamo dare un consiglio di vita a Dwayne Johnson - come d’altronde spesso faceva nell’originale - ma sentiamo di sottofondo e per pochi secondi la sigla iniziale della serie tv -; e una nuova figura che riporta sul piccolo schermo Pamela Anderson, la quale avremo il piacere di rivederla solo sul finale. Detto questo, bisogna tenere conto di un elemento che caratterizza l’intera pellicola: l’autoironia. Un aspetto che spesso porta lo spettatore a ridere di gusto, ma che altrettanto spesso lo fa sentire imbarazzato di fronte al determinate scene proposte. Non stiamo parlando di un umorismo sempre intelligente, perché il più delle volte il film presenta battute al limite del surreale e scene così demenziali da risultare talvolta fastidiose. Non a caso si dice che ‘il troppo storpia’. 

Non ci troviamo certo di fronte ad un remake della serie tv, ma più che altro sembra di assistere a una parodia, dove le risate più belle emergono quando Dwayne Johnson ‘prende in giro’ il personaggio interpretato da Zac Efron, chiamandolo con nomignoli che richiamano serie tv, film e personalità dello spettacolo molto note al grande pubblico. Tra questi, “High School Musical”, “One Direction”, “Stevie Wonder” e molti altri. La pellicola di Seth Gordon è divertente se si apprezzano le commedie sopra le righe, volgari e che presentano talvolta allusioni sessuali e mostrano (nel vero senso della parola) senza censura i gioielli di famiglia. 

È importante tenere conto del fatto che si tratta di un film volto al puro intrattenimento (anche se talvolta cade nel ridicolo) e quindi è normale che si tenda a dare importanza, essendo tra l’altro un progetto che vede come protagonisti dei bagnini, a sottolineare il fisico statuario dei personaggi. Alcuni hanno definito questo aspetto offensivo per la donna, come se il corpo dell’uomo non fosse messo particolarmente in mostra invece. Ovviamente non è così e, probabilmente, questo elemento è stato inserito per cercare di coinvolgere un pubblico più vasto e giovane, che potrebbe non aver mai visto la serie originale. 

D’altronde parliamo di una pellicola che vuole inserirsi bene a livello commerciale e punta su ciò che potrebbe interessare agli spettatori e, dal nostro punto di vista, l’idea di fondo potrebbe funzionare. Ciò anche grazie all’alchimia che emerge tra i due protagonisti della vicenda - Zac Efron e Dwayne Johnson -, alla freschezza e vivacità della colonna sonora - fatta di canzoni molto conosciute - e alla consapevolezza che il lungometraggio non vuole essere un remake di Baywatch, ma una parodia.

Infine, è importante dire che non manca la trattazione di temi importanti, come l’importanza di contare sulla propria squadra nel momento del bisogno e le difficoltà che si possono incontrare nell’integrarsi in un nuovo gruppo di lavoro in un ambiente diverso da quello a cui si è abituati. È sconsigliata la visione del film ad un pubblico di bambini a causa di alcune situazioni che si vengono a creare e di un linguaggio talvolta volgare. 

Voto: 6.5

Frase:

Perchè le tue palle parlano come un bambino di tre anni?