Cuori Puri: Roberto De Paolis porta al cinema l'amore tra due giovani

Roberto De Paolis debutta alla regia di un lungometraggio con la pellicola Cuori Puri. La nostra recensione

Cuori puri racconta un amore nato nella periferia di Roma che vede coinvolti Agnese e Stefano, due giovani molto diversi tra loro. Lei, 18 anni, vive con una madre dura e devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Lui, 25 anni, è un ragazzo dal passato difficile che lavora come custode in un parcheggio di un centro commerciale confinante con un grande campo rom. Dal loro incontro nasce un sentimento vero, fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto. Il desiderio l’uno dell’altra cresce sempre di più, fino a quando Agnese, incerta se tradire i suoi ideali, si troverà a prendere una decisione estrema e inaspettata. Nel cast del progetto ricordiamo la presenza di Barbora Bobulova, Stefano Fresi, Edoardo Pesce, Antonella Attili, Federico Pacifici e Isabella Delle Monache.

La recensione di Cuori Puri

Diretto con una camera a mano, il film di Roberto De Paolis - con protagonisti Selene Caramazza e Simone Liberati - mostra una realtà periferica che non si allontana molto da quella odierna. Nella pellicola emerge il disagio che chiunque proverebbe se il proprio posto di lavoro venisse messo a rischio dal comportamento di altre persone. In questo caso, gli zingari rom che abitano al di là del parcheggio del centro commerciale in cui lavora Stefano. Se da una parte quest’ultimo è spaventato dai rom e dalla situazione in quanto potrebbe perdere il lavoro se succedesse qualcosa alle macchine a lui affidare, dall’altra è chiaro che nei loro confronti prova un grande odio, messo in evidenza dai suoi atteggiamenti. Questo perché vive con il terrore di perdere tutto ed essere costretto a vivere esattamente come loro. Un problema che si riflette nella situazione dei suoi genitori, i quali - per mancanza di soldi - sono stati sfrattati dalla loro abitazione e costretti a vivere in una roulotte nel campo rom. 

Dall’altra parte emerge il conflitto di Agnese con i suoi valori, una ragazza cresciuta a pane e fede, che crede nelle Sacre Scritture e dona il suo affetto a chi ha bisogno, senza alcuna distinzione. La madre, interpretata da Barbora Bobulova, ha sempre cercato di farle capire cosa sia davvero importante nella vita e che avere fede è fondamentale. Ma cosa succede nel momento in cui Agnese si innamora di Stefano? È disposta a cancellare anni di devozione per un amore appena sbocciato, così, per caso? E come farà i conti con i suoi sensi di colpa? Cuori puri, infatti, trova il suo perno nel tema della verginità. La pellicola è caratterizzata da un andamento lento, che rende alcune scene difficili da seguire, ed è basata su una sceneggiatura che presenta qualche buco nella trama. Alcune situazioni non vengono approfondite, mentre altre volte si assiste ad un passaggio da una scena all’altra senza alcun nesso logico e altre ancora non viene mostrato o spiegato quanto realmente accaduto nel mentre. 

Nonostante ciò, colpiscono il linguaggio sempliciotto adottato, talvolta leggermente volgare, e le battute dirette, alcune delle quali sono di forte impatto emotivo. La fotografia non è particolarmente nitida, però si avvale di effetti di chiaro usati sapientemente per mettere in evidenza i sentimenti provati dagli stessi personaggi. Tra gli interpreti, ad affascinare lo spettatore sia per la forza della loro interpretazione, sia per il modo in cui hanno presentato il loro personaggio, sono Stefano Fresi (il prete e anche colui che ha dato vita ad alcune delle scene più divertenti e sagge) ed Edoardo Pesce (l’amico di Stefano). Entrambi riescono a donare qualche risata al pubblico, nonostante Cuori puri sia un film drammatico, che presenta un inaspettato colpo di scena ed è incentrato su due Cuori purissimi: Agnese e Stefano. 

Voto: 7

Frase: 

E voi siete disposti a rendere sacre le vostre vite?