La recensione di Ghost in the Shell che vede protagonista Scarlett Johansson

Ecco cosa pensiamo di Ghost in the Shell, la pellicola diretta da Rupert Sanders con Scarlett Johansson nei panni di Major

Ghost in the Shell vede protagonista Scarlett Johansson nei panni di Major (il Maggiore), un agente speciale, un ibrido tra cyborg e umano unico nel suo genere, che guida la task force speciale Section 9. Incaricata di fermare i più pericolosi criminali ed estremisti, la Section 9 dovrà confrontarsi con un nemico il cui obiettivo singolare è quello di annientare i progressi nel campo della cyber technology della Hanka Robotic. Ricordiamo che il film è diretto da Rupert Sanders e interpretato da Takeshi Kitano, Juliette Binoche e Michael Pitt

Recensione di Ghost in the Shell con Scarlett Johansson 

Ghost in the Shell, il film tratto dall’omonimo manga di Masamune Shirow, non può né essere considerato un capolavoro né una pellicola da bocciare interamente. Il miglior pregio del film è quello di riuscire a meravigliare lo spettatore grazie a un incredibile uso di effetti speciali che solo il 3D può rendere al meglio. Tutte le scene sono curate nei minimi dettagli: dai salti nel vuoto alla costruzione di quello che poi diventerà il corpo di una straordinaria Scarlett Johansson. A colpire in senso positivo è lo straordinario gioco di luci e colori che sottolinea la grandezza tecnologica e innovativa dell’ambiente in cui si svolge la storia e dell’intera pellicola. 

Certo, qualche pecca è presente anche in Ghost in the Shell. Ad esempio non aiuta la lunga durata della pellicola che a lungo andare può stancare lo spettatore. È evidente, inoltre, che il progetto del regista Rupert Sanders voglia essere un omaggio all’intera produzione cinematografica del celebre manga, in quanto vi sono chiari riferimenti ai film “Ghost in the Shell” del 1995 e “Ghost in the Shell 2: Innocence”. Per quanto riguarda l’interpretazione, Scarlett Johansson ha dato grande prova di sé, nonostante il grande pubblico sia abituato a vederla in ruoli nei quali avere una forza espressiva intensa non è necessario.  

Sorprende anche Juliette Binoche la quale ha dato vita a un personaggio ambiguo, che prima pare tenere particolarmente a Major e poi si scopre essere la responsabile di una tragica verità che la riguarda. Ma non è finita qui perché uno dei punti forti del progetto, oltre a una colonna sonora in grado di smuovere l’anima di chiunque, è la capacità di Rupert Sanders e Scarlett Johansson di far emergere il lato umano della figura del Maggiore; lei con la sua interpretazione, lui attraverso una regia accattivante. 

Voto: 8

Frase:

Non penso a lei come una macchina. Lei è un’arma