La Mummia, un agglomerato di idee che si lascia seguire

È al cinema il tanto atteso primo film del Dark Universe. La nostra recensione de La Mummia, di Alex Kurtzman e con Tom Cruise

C’era grande attesa per l’arrivo al cinema de La Mummia, il film diretto da Alex Kurtzman e con protagonisti Tom Cruise nel ruolo di Nick, il suo compagno d’avventura Jake Johnson (conosciuto ai più per essere uno dei protagonisti della serie tv New Girl), Sofia Boutella nei panni della mummia (la Principessa Ahmanet), Annabelle Wallis in quelli di Jenny e, infine, Russell Crowe nel ruolo del Dr. Henry Jekyll. Il film, volto perlopiù ad intrattenere il pubblico, è incentrato su un’antica regina sepolta viva prima che potesse portare a termine la sua ‘missione’. Un giorno Nick e la sua squadra trovano il suo sarcofago e la mummia prende vita, lanciando una maledizione a quest’ultimo. Lui è il prescelto e, in quanto tale, lei riesce ad entrare nella sua mente. La regina è pronta a realizzare il suo destino e quello di Nick, ma quest’ultimo cercherà un modo per distruggere la maledizione e tornare alla sua vita di sempre. Ma se qualcosa andasse storto? Nulla, infatti, andrà come previsto.

La recensione de La Mummia

La pellicola di Alex Kurtzman è molto diversa dalla trilogia diretta da Stephen Sommers che faceva della comicità il suo punto di forza. Innanzi tutto la mummia in questione è una femmina affascinante, in grado di ammaliare il pubblico con il suo seducente e ipnotico sguardo. Un personaggio che, compiuta la maledizione, entra nella mente di Nick per portare a termine la sua missione. Ed è proprio questo uno degli aspetti più intriganti del film: il fatto che l’essere maledetto riguardi più l’aspetto psicologico che quello fisico. La pellicola funziona perché mette in campo diversi elementi che potrebbero appassionare il pubblico più giovane: mummie che spesso prendono sembianze simili a quelle degli zombie (senza però camminare come loro), riferimenti letterari degni di nota, come il dr. Jekyll che si trasforma nel corso del film in una sorta di Mr. Hyde e molto altro. Gli elementi in questione sono talvolta fuori luogo e privi di qualsiasi spessore, ma è proprio questo che permette al pubblico di seguire la storia senza annoiarsi, perché le citazioni sono volte ad intrattenerlo e quindi non appesantiscono il progetto.

Ci chiediamo però se non fosse stato meglio amalgamare il tutto con più criterio, in quanto alcune scene sembrano servire solo da riempimento e risultano alquanto ridicole. Degna di nota è invece la colonna sonora, che segue passo passo il ritmo narrativo serrato e i repentini cambi di inquadratura. Una musica fresca e accattivante, che rende al meglio lo stato d’animo dei personaggi e i momenti di maggiore tensione. Sono presenti scene di forte impatto a livello visivo, ma che creano poca suspance. Lo spettatore si troverà di fronte a un prodotto che non ha nulla a che vedere con la trilogia del 1999, in quanto le battute presenti non riescono ad arrivare al cuore di chi guarda, colpa probabilmente di un doppiaggio italiano poco riuscito. Jake Johnson e Tom Cruise provano a farci ridere, ma senza centrare il bersaglio, nonostante la loro interpretazione sia abbastanza buona per un film che tutto sembra fuorché un horror. Una menzione speciale è da attribuire a Sofia Boutella, perfetta nel ruolo della mummia e in grado di creare inquietudine e paura nello spettatore grazie alla sua intensa espressività. 

Non manca inoltre l’azione nella pellicola di Alex Kurtzman, che emerge sin dai primi minuti e si alterna a momenti più leggeri, trovando poi il suo apice nel finale scoppiettante. Un finale imprevedibile che mette in chiaro l’idea della produzione: realizzarne un sequel. Gli attori sono tutti in parte - chi più chi meno -, compreso Tom Cruise il quale sorprende nelle vesti di un uomo che riesce a redimersi, a cambiare per il bene altrui. Ricordiamo che La Mummia è il primo film del Dark Universe, il franchise dedicato ai mostri classici della Universal Pictures

Voto: 6.5

Frase: 

Non puoi evitarlo. Non puoi scappare.