La recensione di Omicidio all'Italiana di Maccio Capatonda

La recensione di Omicidio all'Italiana. Maccio Capatonda e Herbert Ballerina sono due fratelli con un dono in comune. Quale?

Uno strano omicidio sconvolge la vita sempre uguale di Acitrullo, sperduta località dell’entroterra abruzzese. Quale occasione migliore per il sindaco e il suo vice per far uscire dall’anonimato il paesino? Oltre alle forze dell’ordine infatti, accorrerà sul posto una troupe del famigerato programma televisivo “Chi l’acciso?”, condotto da Donatella Spruzzone. Grazie alla trasmissione e all'astuzia del sindaco, Acitrullo diventerà in men che non si dica famosa come e ancor più di Cogne! Ma sarà un efferato crimine o un... omicidio a luci grosse? Non ci resta che scoprilo con “Omicidio all’Italiana”, il nuovo film di Maccio Capatonda che vede tra i suoi protagonisti Herbert Ballerina, Ivo Avido, Sabrina Ferilli e lo stesso Capatonda.

La recensione di Omicidio all'Italiana

L’aveva già dimostrato qualche anno fa con Italiano Medio, il film che ha segnato il suo esordio alla regia: Maccio Capatonda sa cosa vuol dire fare satira e come usarla nel modo giusto. Il regista utilizza tutto ciò che influenza la società moderna - dai social alle trasmissioni televisive - per far ridere e riflettere il pubblico allo stesso tempo. Omicidio all’Italiana, infatti, non vuole solo essere un’occasione per passare una serata tranquilla all’insegna del divertimento, ma anzi prende spunto da quel che accade intorno a noi per compiere una critica fondata sulla condizione odierna dell’Italia e sul modo di pensare e agire degli italiani. Parliamo di un Paese dove farsi un selfie sul luogo di un terremoto, un omicidio, o in occasione di un qualsiasi avvenimento tragico diviene più importante dello stesso fatto drammatico. Attraverso uno stile registico inconfondibile e un’attenzione al dettaglio molto incisiva, Maccio Capatonda ha messo in luce le debolezze, i pregiudizi, i modi di vivere, le carenze e la mentalità ristretta (o troppo aperta) degli abitanti del Bel Paese e ha sottolineato l’importanza delle proprie origini.

La recitazione in Omicidio all'Italiana di Maccio Capatonda

Non solo, perchè la realtà ripresa dal regista ha un qualcosa di a dir poco imbarazzante anche dal punto di vista del ‘fare informazione’: sono chiari infatti i riferimenti a personalità pubbliche del mondo televisivo come la D’Urso e la Sciarelli (Sabrina Ferilli ha dato grande prova di sé nel ruolo della giornalista tv). Il film infatti è anche una critica al modo in cui certi argomenti vengono trattati in televisione, luogo in cui un omicidio viene spettacolarizzato per ottenere una maggiore audience. Una menzione speciale è da attribuire all’interpretazione di Herbert Ballerina e Maccio Capatonda, che hanno reso i loro personaggi credibili dall’inizio alla fine, senza mai scivolare nel banale. Demenziale? Per certi versi sì, ma per raccontare un’Italia così ricca di difetti, era necessario. Possiamo dire che Omicidio all’Italiana è un chiaro esempio di come fare satire in modo intelligente, sfoggiando battute esilaranti, mai banali, molto intuitive, degne di nota e - oserei dire - talvolta geniali.

Voto: 8.5

Frase:

Confermiamo? Andate tutti a morì ammazzati?