Un cast d'eccezione per Song to Song di Terrence Malick. La nostra recensione

Ryan Gosling e Michael Fassbender sono gli interpreti di Song to song, il nuovo progetto di Terrence Malick. La nostra recensione

Nonostante Song to Song si avvalga di un cast d’eccezione e sia diretto da Terrence Malick (The Tree of Life e il recente Knight of Cups), è una pellicola deludente. La storia racconta di BV (Ryan Gosling), un musicista che cerca il successo con l’aiuto della compagna (Rooney Mara) e del suo produttore Cook (Michael Fassbender). Tra i tre si stabilisce un legame che va oltre il semplice rapporto professionale e che coinvolge presto anche la giovane cameriera Rhonda (Natalie Portman). Nasce così una relazione intima e passionale in continuo bilico tra amore e tradimento.

La recensione di Song to song

In Song to Song è evidente la volontà di Malick di voler trattare la storia dei suoi quattro personaggi seguendo un filone logico e mettendo in luce tematiche universali, che rappresentano la vita di ogni uomo. Nel film, infatti, si passa dall’innamoramento al tradimento, dalla morte al ‘perdonare e andare avanti’. I problemi di fondo della pellicola, però, sono davvero molti, a partire dal fatto che i temi di cui sopra vengono solo citati e mai approfonditi, tanto che la pellicola assume una valenza puramente metaforica. Non che ci sia nulla di male in questo, però il regista ce li lascia assaporare per poi non regalare nulla di abbastanza sostanzioso da soddisfare lo spettatore, che si ritrova così a porsi innumerevoli domande senza trovare alcuna risposta.

Certamente ciò non basta per dire che il film è in grado di mantenere l’attenzione del pubblico per le oltre due ore di proiezione: nonostante vengano trattati argomenti molto interessanti e intensi - basati tra l’altro su una sceneggiatura a dir poco diretta ma anche piena di domande retoriche - prevale quella sensazione di pesantezza che rende la pellicola soporifera. Questo anche perché Terrence Malick continua ad usare uno stile improntato sul racconto per immagini, dove la recitazione degli interpreti viene messa in secondo piano.

Nonostante ciò, è bene dire che la loro interpretazione è stata impeccabile: tutti sono risultati particolarmente espressivi e sono riusciti a dare una parvenza di credibilità ai loro personaggi. Questo ci dimostra quanto a volte le parole siano superflue. A colpire di Song to Song è il fatto che ad ogni cambio di situazione, o quasi, venga inserita una canzone diversa. La volontà di Malick - o almeno è quanto emerge - sembra essere quella di voler suddividere la storia e i vari momenti dell’esistenza di un uomo attraverso una colonna sonora accattivante, talvolta movimentata e fresca e talvolta lenta e intensa.

Voto: 6

Frase:

La mia anima si vede?