La recensione del film horror The Reef: in acqua tutto è possibile

La nostra recensione dell'horror The Reef, diretto da Andrew Traucki, che vede i protagonisti lottare per la propria sopravvivenza

Nel film The Reef, diretto da Andrew Traucki, due giovani coppie e un loro amico coetaneo partono per le vacanze estive. Un giorno decidono di fare una gita in barca, ma non tutto andrà come previsto: a causa di una svista del timoniere, per la quale la barca si è capovolta in mare, i personaggi coinvolti potrebbero dover affrontare degli squali. Dovranno sopravvivere in attesa che qualcuno giunga a salvarli, ma ce la faranno?

La recensione di The Reef

Molto simile a Open water per quanto riguarda il contesto - ricordiamo che la pellicola vedeva una coppia di subacquei professionisti alle prese con gli squali in mezzo alle acque, il film può essere considerato un horror/thriller per la sua capacità di trasmettere una forte tensione nel pubblico. Il progetto presenta diversi aspetti interessanti, a partire dalle scelte di regia di grande effetto e ricercate, nonostante possano ricordare quelle dei reality show. Nonostante ciò, The Reef non è banale, ma anzi le scene sono caratterizzate da dettagli importanti, che si aggiungono man mano che la pellicola prende forma e donano un maggior valore al tutto. 

La situazione in sé non è particolarmente originale ed è già stata mostrata sul grande schermo, però è coinvolgente per lo spettatore grazie alla capacità del regista di creare quella giusta dose di suspance che porta il pubblico a rimanere incollato allo schermo senza mai tentennare. Altro elemento su cui è bene concentrarsi è quella sensazione che viene trasmessa dal cielo luminoso in contrapposizione ai fatti che si stanno svolgendo in acqua, situazione che sembra invitare lo spettatore a riflettere e a guardare al di là di ciò che ci viene mostrato. Questo espediente infatti potrebbe essere stato usato per sottolineare il contrasto vita (l’atmosfera chiara) morte (l’acqua). 

I protagonisti del film sono molto espressivi e credibili, riescono a trasmettere con molta naturalezza il terrore che i loro personaggi provano nei momenti più drammatici. Tra questi, citiamo in particolare modo Damian Walshe-Howling e Gyton Grant. Contribuisce alla riuscita di The Reef anche una colonna sonora che ben si presta al genere horror. infine, ricordiamo, la pellcola è basato su un fatto realmente accaduto negli anni ’80, il che rende la storia più avvincente.