La recensione di Wonder Woman: il film delude, ma Gal Gadot affascina

Abbiamo visto in anteprima il film di Patty Jenkins con protagonista Gal Gadot. La recensione di Wonder Woman

Approda nei cinema italiani Wonder Woman, la pellicola diretta da Patty Jenkins con protagonisti Gal Gadot, Chris Pine e Robin Wright. Prima ancora d'essere Wonder Woman, lei era Diana, principessa delle Amazzoni, cresciuta su un'isola paradisiaca al riparo dal mondo esterno e allenatasi per diventare una guerriera invincibile. L'arrivo di un pilota americano, schiantatosi sulle coste e il suo racconto riguardo al violento conflitto che si sta scatenando oltre quei confini, inducono Diana a lasciare la propria casa, convinta di poter fermare la minaccia. Combattendo al fianco degli esseri umani in una guerra che porrà fine a tutte le guerre, lei scoprirà i suoi poteri e... il suo vero destino.

La recensione di Wonder Woman con Gal Gadot

Questa la trama di Wonder Woman, Il film DC tanto atteso dal grande pubblico, ma che non riesce mai ad ingranare. Innanzi tutto non convince il ritmo narrativo, in quanto troppo lento perché lo spettatore riesca a sostenere la pellicola per tutte le 2 ore e 23 minuti di durata. Si passa infatti da scene di pura azione, realizzate con effetti speciali discutibili in quanto poco incisivi (in 3D sarebbe stato lo stesso) e in stile vintage, a scene talmente piatte da risultare inutili ai fini del racconto. Nonostante ciò il film tocca molti temi importanti. Tra questi citiamo l’importanza della pace tra le diverse popolazioni e l’amore, che - stando a quanto emerge più volte in Wonder Woman (come se fosse il fulcro di tutto) - è l’unico sentimento in grado di far cessare la guerra. 

Molto bella e graffiante la colonna sonora, che segue passo passo la linea narrativa e permette di vivere a pieno il livello di tensione di quel dato momento. La fotografia è nitida e ben studiata, soprattutto nel momento in cui viene a galla il gioco di luci e ombre che notiamo prevalentemente sul viso dei personaggi. Nonostante sia inevitabile qualche risata, data perlopiù dall'ironia che deriva dal provenire da due mondi completamente diversi - lei è un’amazzone che vive al di fuori da tutto quello che possiamo definire moderno e non (anche il matrimonio per lei è una cosa del tutto sconosciuta), lui un americano che della società attuale ne Sto arrivando! più di quanto si possa immaginare - non c’è equilibrio tra azione (quasi tutta nell'ultima mezz’ora di film), umorismo e momenti più intensi. 

Per quanto riguarda la recitazione, a colpire più di chiunque altro attore coinvolto è Gal Gadot, che impersona la nostra eroina preferita ed è molto convincente nei suoi panni, ma una menzione speciale è da attribuire a Robin Wright. È bene dire però che tutti gli interpreti sono perfettamente in parte, compreso il co-protagonista Chris Pine, che spesso riesce a mettere in luce lo stato d’animo del suo personaggio. Dei personaggi in sé e delle loro storie, invece, viene detto poco e nulla. Vengono citate, ma mai approfondite. Siamo consapevoli che in passato è accaduto qualcosa che ha cambiato alcuni di loro, ma non sappiamo cosa. 

Inoltre, nonostante i dialoghi diretti e alcune battute ben assestate, la sceneggiatura presenta diversi buchi (più o meno percepibili, ma comunque esistenti). Spesso Wonder Woman è anche prevedibile a volte, ma gode - almeno all'inizio - di un'ambientazione meravigliosa (Matera). Insomma, poteva essere una buona pellicola, ma la regista Patty Jenkins non ha saputo sfruttarne le potenzialità. 

Voto: 6

Frase: 

Se nessuno difende il mondo, devo farlo io