Il cast, la trama e qualche curiosità su 'Regression', film diretto da
Si intitola Regression ed è un thriller, distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 3 dicembre 2015, diretto da Alejandro Amenábar e che verrà trasmesso mercoledì 13 settembre 2023 in prima serata alle ore 22.55 su Rai 4. Vi sveliamo il cast, la trama e qualche piccola curiosità su questo film.
Regression: il cast
Nel cast del film Regression, troviamo la presenza dei seguenti attori: Emma Watson, Ethan Hawke, David Thewlis, David Dencik, Aaron Ashmore, Dale Dickey, Devon Bostick, Peter MacNeill, Lothaire Bluteau.
Regression: la trama
La storia si sviluppa nel corso degli anni 90 nello stato del Minnesota, negli Stati Uniti. Il detective Bruce Kenner si dedica completamente al lavoro da quando ha divorziato.
È un agente brillante, che risolve tutti i casi che gli sono sottoposti e, di conseguenza, non è benvisto dai suoi colleghi. L'uomo, a un certo punto, si trova ad investigare sulla famiglia della cittadina di Hoyer.
In quel posto, vive Angela, una ragazza con una fede fervente, incrementata, in particolare, dopo la morte della madre, che ha perso la vita in un incidente stradale.
La giovane, inoltre, accusa il padre John Gray di averla stuprata. John, di un certo punto, ammette le sue colpe e attraverso l'aiuto di uno psicologo inizia ricordare gli eventi passati attraverso la terapia aggressiva: in realtà, ciò che emergerà è un segreto oscuro.
Regression: qualche curiosità sul film
Il regista Alejeandro Amenábar dirige questo film a cinque anni dalla realizzazione di The Others.
David Thewlis ed Emma Watson hanno già lavorato insieme, prima di prendere parte a questo film, in particolare nella saga di Harry Potter: lei, come molti di voi sapete, a recitato nei panni di Ermione Granger, mentre l'attore in quello del mago licantropo Remus Lupin.
Al fine di realizzare questo film, il regista ha dichiarato di aver effettuato diverse ricerche sul satanismo, anche se, come lei stessa ammette sia annoiato molto presto: "Ho appreso degli abusi perpetrati durante i riti. Così, dall’idea di fare un horror sono passato al thriller psicologico che esplorasse i meandri della mente. Ma ho voluto lo stesso giocare con i cliché dell’horror perché mi piacciono".