Cristiana Capotondi e Giorgio Marchesi protagonisti del terzo appuntamento di Liberi Sognatori nel film dedicato a Renata Fonte
I primi due film per la televisione di Canale 5 dedicati a Libero Grassi e a Mario Francese hanno ottenuto un grande successo. Ora è il momento di una donna, che come loro ha combattuto contro la mafia e ha perso la vita in onore della libertà. Domenica 28 gennaio 2018 quindi, ci sarà il terzo e penultimo appuntamento con il ciclo Liberi Sognatori e al centro della storia ci sarà Renata Fonte. Come sempre il filo conduttore con gli altri film della serie sarà il coraggio e il desiderio di libertà che ha legato questi uomini. Ecco qualche anticipazione.
Liberi Sognatori: il film su Renata Fonte
Il terzo film del ciclo Liberi Sognatori racconta la storia di una donna, Renata Fonte (Cristiana Capotondi), l'assessore alla cultura e all'istruzione del comune di Nardò (Lecce) che venne assasinata nel 1984 da due sicari per aver impedito delle speculazioni edilizie a Porto Selvaggio. Il terzo film dunque, racconterà la storia di una politica taliana che apparteneva al Partito Repubblicano Italiano. Nel 1982 venne eletta assessore del comune in cui era nata mentre due anni dopo venne uccisa con dei colpi di pistola mentre tornava a casa.
La donna venne "punita" per aver impedito una speculazione e per la sua morte furono condannati Giuseppe Durante, Marcello My e Mario Cesari assieme a Pantaleo Sequestro. Inoltre venne condannato anche il collega di partito di Renata, Antonio Spagnolo, che sembra essere il mandante della sua uccisione. Il suo coraggio e la fede nella legalità non sono mai stati dimenticati e hanno fatto diventare questa donna un simbolo per il Salento. In sua memoria è nata l’associazione "Donne insieme" che si pone come obiettivo di promuovere la legalità sul territorio.
In memoria di Renata Fonte
Le opere in sua memoria sono tante. Da una collaborazione con la Procura Nazionale Antimafia, la Questura e il Pool Antiviolenza del Tribunale è nata la "Rete Antiviolenza Renata Fonte", il primo centro riconosciuto dal Ministero dell’Interno in collaborazione con il Ministero delle Pari Opportunità.
Nel 2009 è stata inaugurata a Porto Selvaggio una stele in sua memoria e inoltre le è stata dedicata anche una scuola di politica della Fondazione Benvenuti in Italia. Infine, nel2014, il comune di Nardò ha organizzato una manifestazione per ricordare la donna.