Da un recente libro sulla storia delle rom-com, emerge un aneddoto incredibile sul film. L'attore australiano nega con forza: "È pura immaginazione"
Il matrimonio del mio migliore amico è una delle commedie romantiche simbolo del cinema hollywoodiano degli anni Novanta, un successo internazionale da 300 milioni di dollari al botteghino e colonna sonora memorabile di Diana King, Burt Bacharach e Hal David. A distanza di 25 anni dall'uscita nelle sale, emerge una storia curiosa sul casting del film. A raccontarla è il giornalista Scott Meslow nel libro From Hollywood with Love: The Rise and Fall (and Rise Again) of the Romantic Comedy.
Il matrimonio del mio migliore amico, Julia Roberts e Crowe?
Meslow ha intervistato P.J. Hogan, il regista della rom-com che vede nel cast, accanto a Julia Roberts, star come Cameron Diaz, Rupert Everett e Dermot Mulroney. Hogan ripercorre il making-of del film e rivela di aver proposto la parte di Michael, l'amico d'infanzia della protagonista Julienne che scatena la sua gelosia quando le annuncia che sta per sposarsi con l'affascinante ereditiera Kimmy, a Russell Crowe. Ma tra l'attore e la Roberts è successo qualcosa di davvero strano.
Prima di entrare a far parte del cast, il divo australiano doveva ricevere l'ok dalla Roberts, che aveva l'approvazione finale del casting. Così Hogan ha organizzato la lettura del copione. Quello che è accaduto lo racconta il regista stesso nel libro di Meslow.
È stata una delle peggiori table read che abbia mai vissuto. Russell era seduto di fronte a Julia. Impugnava il copione, lo fissava e non la guardava nemmeno una volta. Leggeva ogni battuta in modo monotono. A un certo punto, Julia è letteralmente salita sul tavolo, a pochi centimetri dal viso di Russell, cercando di stabilire un contatto visivo. E lui continuava a non guardarla. Alla fine della lettura, Russell venne da me e disse: "Penso che sia andata abbastanza bene". Allora ho capito: Russell non avrebbe partecipato a Il matrimonio del mio migliore amico.
A quel punto il ruolo è inevitabilmente finito a Mulroney. Questo singolare aneddoto è riportato nel volume di Meslow, fresco di pubblicazione negli Stati Uniti, ed è stato ripreso dal magazine Vulture. Giunto alle orecchie di Russell Crowe, l'episodio ha scatenato le ire dell'attore.
Russell Crowe e Julia Roberts, scazzo epocale: ma è vero?
Postando sui social la notizia ripresa da US Time Today, Crowe puntualizza che il racconto di Hogan è falso e quanto riportato nel libro è una fandonia.
Pura immaginazione da parte di questo regista. Non ho fatto il provino per questo film. Non ho mai fatto una lettura del copione con l'attrice menzionata. Sarebbe divertente se non fosse così senza senso.
Il magazine Deadline ha contattato Roberts, Meslow e Hogan per un commento: si attendono sviluppi.