Salvador 26 Anni Contro il potente atto contro gli orrori politici su Popcorntv

Salvador 26 Anni Contro è un film diretto dal regista Manuel Huerga

La vera storia di Salvador Puig Antich, ultimo condannato a morte nella Spagna di Franco, la racconta in streaming gratuito Popcorntv con il film Salvador 26 anni contro del regista Manuel Huerga.

Salvador - 26 anni contro è un film spagnolo del 2006 presentato al Festival di Cannes 2006 nella sezione Un Certain RegardÈ tratto dal libro Cuenta atrás. La historia de Salvador Puig Antich del giornalista Francesc Escribano del 2001.

Salvador - 26 anni contro è la vera storia di un giovane uomo diviso fra la famiglia, l'amore e la passione per la rivolta politica. Entrato negli anni '70 nella resistenza armata contro la dittatura franchista, Salvador viene coinvolto in un conflitto a fuoco in cui perde la vita un ispettore di polizia. La corte marziale contro Puig è una farsa, e il giovane viene condannato a morte. Tutti gli sforzi di salvargli la vita sono vani: Salvador viene ucciso di garrota il 2 marzo del 1974, a 26 anni. Un ragazzo, normale e straordinario, che consapevolmente sceglie di lottare per la libertà accettando fino alle estreme conseguenze il prezzo sproporzionato da pagare per le sue azioni. La Storia lo consacrerà come il simbolo di una generazione.

Tra i componenti di Salvador - 26 anni contro anche l'attore Daniel Bruehl il quale da marzo sarà al cinema con Colonia il film diretto da Florian Gallenberger. L'attore è stato il protagonista di Rush e nel 2016 di Captain America: Civil War.

Parla la critica:

Il film per la prima volta presenta terroristi senza terrore, rivoluzionari non sovversivi, militanti di buon umore: "La politica diverte la nostra vita". ( L'Espresso)

Salvador è un buon film di cronaca, denuncia, e riscatto con l'unico difetto di non raccontare davvero fino in fondo il background politico di quegli anni, invece tratteggiandolo appena: atteggiamento che avrebbe regalato alla pellicola quella completezza in più che ci si aspettava. Così com'è rimane un buon film (malgrado la retorica pacifista nei titoli di coda), ma forse un pò troppo indirizzato a quel pubblico che conosce bene la drammatica storia di Salvador Puig Antich e del suo Movimento Iberico de Liberacion. ( Leonardo.it)

Il film di Huerga si sviluppa in un lungo flashback usato con rigore: un andirivieni secco tra la biografia passata del ragazzo (l'iniziazione e la militanza nel MIL) e quella presente, che rilegge e fa i conti con la sua giovane vita. Intorno all'attesa di Salvador il regista muove il suo paese, i suoi ideali e la loro potenzialità dirompente. Il passato non è più una terra straniera ma un disegno che serve a chiarire noi stessi e non permette di dimenticare l'ultima esecuzione con la garrota del regime franchista. L'efficacia secca della rappresentazione della morte non cede mai al languore del sentimento ma non manca di commuovere. Si piange nel film di Huerga, di rabbia e davanti all'impotenza di evitare l'inevitabile. Ma è un pianto che non annulla mai la coscienza, rimettendoci di fronte alla nostra voglia di responsabilità e di una giustizia davvero democratica. (mymovies.it)

Salvador è un film che si fa guardare, che sa coinvolgere e che meriterebbe di essere visto soprattutto per il tema a molti ignoto che affronta. (filmtv.it) 

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