L'attore confessa che non ha retto il peso del successo di "Avatar" e ha attraversato un periodo burrascoso prima del sequel
È una confessione a cuore aperto quella di Sam Worthington: l'attore australiano, 46 anni, rivela che dopo il clamoroso successo di Avatar non ha retto il peso del successo e ha maturato per anni una forte dipendenza dall'alcol. In un'intervista concessa a Variety, il Jake Sully della saga fantascientifica di James Cameron ammette che la sua è stata una vera e propria sindrome patologica.
Sam Worthington, Avatar è stato paradiso ed inferno
Dopo l'uscita di Avatar e i suoi incassi stellari, tutti dicevano che Sam Worthington sarebbe stato la "next big thing" di Hollywood, il nuovo Mel Gibson e Russell Crowe. È stato allora che l'attore, schiacciato dalla pressione, si è messo a bere. A Variety racconta che conosceva le città di tutto il mondo non per i monumenti o i luoghi iconici ma per i bar e i pub. Prima di ogni volo, beveva quattro o cinque bottiglie di champagne durante l'attesa al gate.
Non riuscivo a rendermene conto, per me era assolutamente normale. Non mi piaceva la persona che ero. Bere mi aiutava a superare la giornata.
Worthington era un "ubriaco emotivo". Cominciava a bere sin dal mattino e col passare delle ore diventava incostante, aggressivo e petulante. Lo sapevano tutti, ma nessuno diceva nulla, anche perché continuava a lavorare.
In Australia l'alcol è una cosa radicata nella società. Non parliamo necessariamente degli alcolisti anonimi e cose del genere. Non è visto come una malattia, e non si capisce che alcune persone reagiscono in maniera diversa.
Sam Worthington oggi: "Sono sobrio da otto anni"
A mandarlo definitivamente fuori di testa è stata la perdita totale della privacy, con i paparazzi ogni giorno fuori casa sua. Worthington è stato persino arrestato per aver preso a pugni un fotografo. In quel periodo ha messo a rischio la sua carriera – ha perso i ruoli di James Bond in Casino Royale e di Lanterna Verde nel cinecomic di Martin Campbell – e compromesso il rapporto con la moglie, la modella Lara Bingle, con la quale è sposato dal 2014 e ha tre figli.
A salvarlo sono stati la fede, il surf e la famiglia: a dargli un ultimatum è stata proprio Lara. Oggi l'attore è sobrio da otto anni e Avatar - La via dell'acqua segna la sua rinascita. Negli ultimi tempi, infatti, ha scelto film più piccoli, ruoli di contorno (quelli che preferisce sono il capitano Glover ne La battaglia di Hacksaw Ridge e lo scrittore David Stone in Lansky) e serie impegnative come In nome del cielo.
L'unico con cui ha sempre avuto un rapporto privilegiato è James Cameron, il quale l'ha fortemente voluto nel primo film, l'ha riconfermato e sempre sostenuto, "nonostante avesse un accento come Crocodile Dundee". Prossimamente Worthington cambierà ancora genere: sarà accanto a Kevin Costner nel western Horizon.