Scarlett Johansson fa causa alla Disney per l'uscita in streaming di Black Widow

The Walt Disney Co. avrebbe violato il contratto con l'attrice, che prevedeva l'uscita del film soltanto nelle sale

Scarlett Johansson porta la Disney in tribunale. L'attrice ha fatto causa alla The Walt Disney Co. perché il colosso di Burbank non avrebbe rispettato il suo contratto. Il nodo della questione è l'uscita di Black Widow: il film standalone su Natasha Romanoff, capitolo inaugurale della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, è arrivato nelle sale il 9 luglio 2021 e in contemporanea in streaming sulla piattaforma Disney+. Questa release doppia violerebbe l'accordo firmato tra le parti.

Scarlett Johansson Disney: è scontro su Black Widow

Johansson ha depositato la causa presso la Corte suprema di Los Angeles: il documento è pubblicato nella sua interezza dal magazine Deadline. L'azione legale sostiene che l'uscita di Black Widow su Disney+ ha "deviato" il pubblico verso la piattaforma penalizzando la sala: l'obiettivo preciso di Disney è stato quello di far crescere la base di abbonati al servizio e far salire la quotazione delle proprie azioni in borsa.

Questa scelta è stata fatta a spese dell'attrice, il cui compenso sarebbe stato "in gran parte basato sugli incassi al botteghino" del film. Secondo la causa, la Johansson avrebbe "strappato una promessa dalla Marvel che l'uscita" di Black Widow sarebbe stata esclusivamente al cinema. Nella causa si dichiara inoltre che "le informazioni sulla trasparenza finanziaria della Disney rendono evidente che i dirigenti della società che hanno orchestrato questa strategia, beneficeranno personalmente del loro comportamento scorretto".

Il documento cita a dimostrazione di quest'accusa l'incremento del patrimonio dell'amministratore delegato Bob Chapek, che nel 2021 ha visto aumentare di 3,8 volte il suo stipendio base per un totale di 2,5 milioni di dollari. La "giustificazione principale" che si è dato è che quel premio è proprio per il lancio dei servizi direct-to-consumer.

Black Widow: uscita su Disney Plus al centro della causa

La causa di Scarlett Johansson tira in ballo pure Bob Iger: il presidente esecutivo della Disney avrebbe ricevuto la "stragrande maggioranza" del suo super-compenso da 16,5 milioni di dollari sotto forma di azioni gratuite, con la relazione annuale della compagnia che cita la crescita di Disney+ come giustificazione del bonus.

"Per farla breve – conclude il documento redatto dall'avvocato John Berlinski – il messaggio per e da i vertici della Disney era chiaro: aumentate gli abbonati a Disney+, senza badare a mantenere gli impegni contrattuali assunti, e sarete ricompensati". 

Il legale dell'attrice aggiunge che l'uscita di Black Widow in streaming "si nasconde dietro il Covid-19" usato come un semplice "pretesto" per aggirare il grande schermo. "Ma ignorare i contratti degli artisti responsabili del successo dei suoi film per favorire questa strategia miope – specifica Berlinski – viola i loro diritti e non vediamo l'ora di dimostrarlo in tribunale. Questo non sarà sicuramente l'ultimo caso in cui i talenti di Hollywood si oppongono alla Disney e mettono in chiaro che, qualunque cosa l'azienda possa fingere, ha l'obbligo legale di onorare i suoi contratti".

Intanto pare che anche Emma Stone ed Emily Blunt stiano pensando di intentare causa al colosso per le uscite streaming di Cruella e Jungle Cruise. La replica della Casa di Topolino non si è fatta attendere. Disney definisce l'azione legale della Johansson "triste e penosa".

Non c'è nessun merito nella causa depositata. L'accusa è particolarmente triste e penosa nel suo insensibile disinteresse per gli orribili e prolungati effetti globali della pandemia.

Foto copertina: Marvel Studios/Disney