Sette film come Donnie Darko, fra film psicologici e realtà alternative

Anche se è un film piuttosto unico, trovare film come Donnie Darko non è impossibile. Vediamo i sette titoli più somiglianti.

Il capolavoro di Richard Kelly è abbastanza unico nel suo genere, e trovare film come Donnie Darko è tutt'altro che semplice. Seguendo perfettamente la "regola del capolavoro inaspettato" infatti Donnie Darko è stato scoperto dal pubblico molto dopo la sua uscita, e soprattutto è stato irripetibile. Il sequel / spinoff S. Darko, per esempio, nonostante il contributo alla sceneggiatura dello stesso Richard Kelly, non ha repilicato il successo del fratello (in ogni senso) di otto anni prima.

Come per tutti i film molto peculiari, se cerchiamo un film simile a Donnie Darko da guardare, dobbiamo rassegnarci ad essere di manica larga, e magari accontentarci di film che abbiano solo alcune delle peculiarità in comune. Sapendo questo, ecco un elenco dei film più simili a Donnie Darko che possiamo trovare.

Sette Film come Donnie Darko

Requiem for a dream (2000)

Un film che dovrebbe essere obbligatorio per chiunque abbia inclinazioni alle dipendenze di qualsiasi tipo. Requiem for a dream segue le vicende di quattro persone affette da quattro tipi diverse di dipendenza, che le conducono a isolarsi e autodistruggersi. Ma non immaginiamoci un film "moralizzatore": il film, che parte quasi come una serie di quattro episodi paralleli, segue le vicende dei protagonisti, ci aiuta a conoscerli, e descrive ogni stadio del loro isolamento. Fra i protagonisti troviamo anche un giovanissimo Jared Leto.

Ricorda Donnie Darko sia per il senso di alienazione che lo pervade, sia per il ritmo sia soprattutto per il senso di solitudine che lo permea anche nelle scene i cui i protagonisti recitano insieme. Le persone infatti, pur trovandosi nella stessa stanza, si comportano come se gli altri non esistessero o fossero presenze marginali. Senza dubbio un film psicologico che colpisce, e che proprio nel suo "guardare dentro" ai protagonisti ricorda molto l'eternamente spaesato Donnie Darko.

Inception

Quando si parla di realtà frammentata, di tempi narrativi intermittenti, e in generale di racconti che non seguono nessun tipo di linearità, il nome del regista Christopher Nolan salta fuori praticamente da solo. Anche Inception a sua volta ha un seguito enorme, con molti fan che domandano a gran voce film con la stessa atmosfera. E pur essendo un film decisamente più "hollywoodiano" rispetto a Donnie Darko, che ha tempi e modi quasi da produzione indipendente, hanno molti punti in comune. 

Non tanto nella trama o nelle meccaniche, quanto nel rapporto che il protagonista ha con il suo "mondo interiore". La differenza principale è che mentre Cobb (Leonardo DiCaprio) ha quasi sempre chiaro cosa sta succedendo, Donnie ne è inconsapevole. Ma se prestiamo attenzione alle scene apparentemente secondarie di Inception, cioè quelle basate sui ricordi di Cobb, troveremo molte similitudini.

The Game - Nessuna regola (1998)

Se di Donnie Darko ci è piaciuta soprattutto la sensazione di non sapere dove diavolo sia finita la realtà, allora ameremo The Game. Anche se parte con un presupposto completamente diverso. Nicholas Van Orton (Michael Douglas in gran forma) è un banchiere di successo, che ha tutto quello che si può desiderare e passa la maggior parte del suo tempo libero da solo. Anche se inizia come altre migliaia di film di quel periodo (molti anche dello stesso Douglas), si sviluppa rapidamente in modo a dir poco delirante.

Nicholas infatti riceve in regalo dal fratello Conrad (Sean Penn), un ticket per l'ingresso in una misteriosa forma di intrattenimento. Incuriosito, Nicholas visita la Consumer Recreation Service che lo gestisce, ma dopo aver deciso di partecipare al gioco, la sua vita viene fatta letteralmente a pezzi.

"The Game" infatti è un gioco che coinvolge la vita reale, e diventa progressivamente più inquietante, personale e pericoloso, fino a portare Nicholas sul lastrico, senza nessuno di cui fidarsi e in preda a un ovvio delirio paranoide.

L'uomo senza sonno - The Machinist (2004)

Un altro film in bilico fra quello che accade nella mente del protagonista e quello che accade nel mondo reale, questo film è praticamente il terrore degli insonni che diventa realtà. Trevor Reznik (Christian Bale) è un tornitore che soffre di una gravissima forma di insonnia,e non dorme da un anno. Inizia a dubitare della sua sanità quando iniziano a succedergli strane cose a casa e al lavoro, come la comparsa di post-it con messaggi segreti e un collega che solo lui sembra vedere.

Trevor sembra perdere il contatto con la realtà, ma spesso coinvolge anche chi lo circonda nei suoi deliri. Un film che non lascia mai capire fino in fondo cosa sia reale e cosa no, fino alla conclusione. Che, ovviamente, è spiazzante e inimmaginabile. 

Oltre al film in sé, approfittiamone per ammirare la dedizione di Christian Bale che, per essere adatto al ruolo, è dimagrito fino a pesare circa 55 chili, peraltro poco tempo prima delle riprese di Batman Begins, che invece richiedeva un fisico muscoloso.

Shutter Island (2010)

Shutter Island mette in campo una coppia di ferro: Martin Scorsese alla regia e Leonardo DiCaprio come protagonista. Ma soprattutto, una trama gestita benissimo, con un filnale che richiede molta attenzione per essere capito fino in fondo.

La trama ruota attorno a un federal marshal che, insieme al suo collega, si reca su un'isola misteriosa per indagare su una fuga. Fin dall'inizio è chiato che le cose non sono esattamente come sembrano. Il protagonista ha qualcosa che non va. Non è chiaro se sia semplicemente stressato, non stia bene o voglia nascondere qualcosa, ma quello che è sicuro è che non ispira fiducia. Vede la moglie morta e i figli che lo perseguitano nei sogni.

Anche se il suo disagio cresce, le indagini proseguono, ma i retroscena e quello che succede sull'isola diventano sempre più insostenibili per il protagonista che, grazie anche all'appoggio del suo socio, fa comunque di tutto per cercare di portare a termine le indagini.

The Prestige (2006)

Senza mezzi termini, The Prestige è uno di quei film che ti sbattacchia a destra e a manca: quando credi di aver capito tutto, c'è un altro piano di lettura pronto a cambiare di nuovo le carte in tavola. Diretto da Christopher Nolan (ovviamente) e con Christian Bale fra i protagonisti (ovviamente), in questo caso accompagnati da Hugh Jackman e Scarlett Johansson (no, il gioco di prestigio non è essere riusciti a far incontrare Black Widow e Wolverine in un film prima del 2021).

Anche se si sviluppa più come un thriller, The Prestige ha almeno un aspetto in cui somiglia moltissimo a Donnie Darko, cioè il grande fardello che i protagonisti si portano appresso. E fino all'ultimo protagonista e antagonista sembrano fare a gara su chi abbia l'anima più nera. Probabilmente è anche l'unico film di Nolan (Batman a parte) in cui non ci sono diverse linee temporali... o quasi.

Memento (2000)

Se si parla di film in cui la realtà percepita dal protagonista è diversa da quella percepita dagli altri, non si può fare a meno di pensare a Memento (anche se è il terzo film di Nolan in questa lista). La storia è piuttosto nota, anche perché ormai questo film è un vero classico moderno. Leonard Shelby ha perso la memoria a breve termine in seguito all'omicidio della sua famiglia. L'ultimo ricordo che ha è il desiderio di vendetta che gli urge.
Per ovviare alla sua incapacità di ricordare, si tatua sul corpo i risultati più rilevanti delle sue indagini. Quello che ha reso grande questo film però è il montaggio, realizzato in modo da farci vivere le cose come il protagonista, non più di pochi minuti per volta.