Il festival milanese sarà inaugurato da Certain Women con Kristen Stewart e Michelle Williams. Premio alla carriera a Liliana Cavani
Sarà Certain Women della regista americana indipendente Kelly Reychardt con Kristen Stewart, Michelle Williams, Laura Dern e l'attrice rivelazione Lily Gladstone a inaugurare domenica 12 marzo 2017 la ventiquattresima edizione del festival Sguardi altrove di Milano.
"Da sempre rivolto a mantenere viva la riflessione sulle questioni legate al mondo femminile - spiega la direttrice Patrizia Rappazzo - anche quest'anno il festival si pone l'obiettivo di affrontare con stili e linguaggi diversi una tematica di urgente attualità come l'emancipazione e il superamento delle discriminazioni delle donne in ambiti culturali differenti".
La visualizzazione di queste linee programmatiche si incontra nei film selezionati nelle tre sezioni competitive internazionali, nel concorso riservato al cinema italiano, nelle retrospettive e negli omaggi. In gara per "Nuovi sguardi", otto registe, sei delle quali esordienti, tre lungometraggi in prima italiana e uno in prima europea. Va subito segnalato L'indomptée della cineasta francese Caroline Deruas, film di corpi e di fantasmi ambientato a Villa Medici a Roma dove accadono fatti sempre più strani che coinvolgono vari personaggi, tra cui la fotografa Axèle e la scrittrice Camille. "Le donne raccontano" è il titolo del concorso documentari composto di sette titoli che "cercano o accolgono il racconto di un mondo diverso ma spesso ignoto, anche quando vive al nostro fianco". Una finestra ospiterà "La Cina fra ieri e oggi" (a cura del critico cinematografico Nicola Falcinella), ovvero l'evoluzione della donna nel colosso asiatico attraverso il cinema. Tra i film, il capolavoro Trap Street, opera d'esordio di Vivian Qu che delinea una società ossessionata dal controllo. Giunge poi al momento opportuno la retrospettiva sulla regista tedesca Maren Ade, reduce dal successo, a partire dal festival di Cannes 2017, del suo terzo lungometraggio Vi presento Toni Erdmann. Di Ade, Sgaurdi altrove proporrà, oltre a Vi presento Toni Erdmann, i primi due lungometraggi: The Forest for the Trees (2003), in cui un'insegnante idealista rimette in discussione la propria esistenza nel momento in cui inizia il suo primo incarico in un liceo; Everyone Else (Alle Anderen, 2009), descrizione di un rapporto di coppia apparentemente tranquillo che cova tensioni durante una vacanza in Sardegna.
Il festival è stato vinto da A mon age je me cache encore pour fumer di Rayhana, ambientato in un hammam di Algeri nel 1995. Mediocre, ma con una sempre intensa Hiam Abbass nel ruolo della proprietaria del locale.
Tra gli eventi speciali organizzati dal festival nella tappa romana alla Casa del Cinema (23 e 24 marzo 2017), dove saranno proiettati i film vincitori dell'edizione 2017 e una selezione dei titoli in programma, ci sarà l'assegnazione del Premio alla Carriera a Liliana Cavani. Della regista, "autrice di indimenticabili film che hanno segnato la storia del cinema di tutti i tempi", si vedrà Il portiere di notte (1973), un classico con una indimenticabile Charlotte Rampling nel ruolo dell'ebrea Lucia, sopravvissuta ai campi di concentramento, che nel 1957 ritrova in un hotel di Vienna il suo aguzzino Maximilian (Dirk Bogarde).