Alexandra Shipp insieme a Samuel L.Jackson nel reboot di Shaft

Al cast del reboot di Shaft si aggiunge anche Alexandra Shipp. L'attrice affiancherà Samuel L. Jackson nel film diretto da Tim Story.

Il remake di Shaft è ai nastri di partenza e per la produzione hanno già firmato Samuel L. Jackson e Alexandra Shipp, la produzione Netflix e New Line Cinema vedrà anche la partecipazione di Richard Roundtree e Jesse T. Usher. Jesse T. Usher sarà il figlio del detective John Shaft (Samuel L. Jackson), insieme dovranno affrontare una schiera di criminali agguerriti. Richard Roundtree, che ha interpretato Shaft nel film originale, sarà stavolta il volto dello Zio di John Shaft.

Shaft, il film: nel cast Alexandra Shipp

Dietro la macchina da presa del reboot siederà Tim Story, lo script è stato scritto da Kenya Barris e le riprese partiranno a dicembre. Shaft il detective è uscito al cinema nel 1971 per la regia di Gorson Parks, si tratta del primo film del genere blaxploitation con tinte noir. La celebrazione della cultura afro-americana sarà mantenuta nel reboot, il film originale incassò oltre 12 milioni di dollari al cinema nonostante il film fosse costato appena un milione di dollari. Shaft fu premiato anche con un Oscar per la migliore canzone (Shaft's Theme di Isaac Hayes).

Shaft, il detective ritorna sul grande schermo

La critica accolse Shaft sottolineando come il personaggio del detective nero racchiudesse molti stereotipi: forza e scontrosità, ma anche determinazione. Tutti i tratti erano decisamente tirati all'estremo e numerosi riferimenti al fatto che il protagonista fosse nero hanno solcato un'epoca permettendo la nascita di un genere inedito di film dove si celebra l'appartenenza degli afro-americani. Shaft ha svolto anche una funzione sociale, mostrando che le cattive idee diffuse sulle persone di colore fossero soltanto dei miti urbani. Mostrare un poliziotto nero servì a far comprendere al grande pubblico che le persone di colore non erano spacciatori o criminali, come propagandato da molte correnti di pensiero xenofobe rafforzate anche da rappresentazioni cinematografiche di gangster neri. Sicuramente, anche il remake calcherà molto sui nuovi stereotipi che si vanno diffondendo in un'America che assomiglia sempre più aquella degli anni Settanta.  

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