Sicario: un'evoluzione interiore nel duro e ambiguo film di Denis Villeneuve

Sicario è uno dei più importanti film di Denis Villeneuve, teso, ambiguo e ricco di rimandi e riferimenti

Si può ormai tranquillamente affermare che il canadese Denis Villeneuve sia uno dei registi più importanti della contemporaneità. Tra i suoi film più d'impatto e più conosciuti c'è il teso, ambiguo e duro Sicario (2015), che può vantare un trio protagonisti di tutto rispetto; Benicio Del Toro, Emily Blunt e Josh Brolin. Nessuno dei tre delude le aspettative. Il film fa parte di una trilogia dedicata al mito della frontiera nella modernità dallo sceneggiatore Taylor Sheridan, che ha scritto anche gli altri due capitoli Hell or right water (2016) di David McKenzie e Wind river (2017), da lui anche diretto. Sicario andrà in onda il 23 gennaio 2018 alle ore 21 su Rai Quattro.

Sicario e la trama

La giovane agente dell'FBI Kate (Emily Blunt) viene mandata nel confine tra Stati Uniti e Messico per prendere parte ad una delicata operazione contro il traffico di droga. Prende parte di una task force diretta dal misterioso e ambiguo Matt Graver (Josh Brolin) e di cui fa parte l'ancor più indefinibile e misterioso Alejandro (Benicio Del Toro). A contatto con questi due personaggi e con la realtà difficilmente incasellabile in uno schema che divide nettamente bene e male, la protagonista, il cui punto di vista è l'ottica principale del film, vede minare le sue certezze, il suo idealismo e la sua concezione del giusto e del sbagliato.

Sicario e Zero Dark Thirty

La figura della protagonista di Sicario interpretata dalla Blunt è molto simile, per evoluzione, presa di coscienza un po' cinica e per forza interiore, a quella di un altro importante film statunitense degli ultimi anni; Zero dark thirty di Katryn Bigelow, dedicato alla lunga operazione che portò alla cattura di Osama Bin Laden, con protagonista anche in quel caso una donna agente (impersonata da Jessica Chastain) che è dovuta venire a patti con il suo idealismo e sacrificare una parte di sé per raggiungere l'obiettivo.

Le firme di Denis Villeneuve

Numerosi rimandi si possono fare anche con le altre opere dirette da Denis Villeneuve. Ormai è una sua firma stilistica la ripresa dall'alto, in particolare in momenti di spostamento che anticipano snodi narrativi decisivi, con in sottofondo le sonorità ripetitive e potenti dei synth, in maniera da creare tensione e inquietudine e da sottolineare le paure dei protagonisti. Qui la troviamo in occasione della prima spedizione oltreconfine, con il convoglio di mezzi che affianca il muro costruito tra USA e Messico e che pare minuscolo rispetto al paesaggio. Una costruzione quasi identica c'è, per esempio, in Arrival nella sequenza del primo sbarco sulla navicella degli alieni e in più di un'occasione in Blade Runner 2019, sempre per spostamenti decisivi per i protagonisti.

Stefano Sollima regista del sequel

Il sequel di Sicario, Soldado, verrà diretto dall'italiano Stefano Sollima, notato dagli Studios grazie al suo Suburra e alle serie tv Romanzo Criminale e Gomorra

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