Sin City è un fumetto da vedere, un film unico nel suo genere

Robert Rodriguez, con l'aiuto di Frank Miller e Quentin Tarantino, firma un piccolo capolavoro

La DC e la Marvel hanno ormai abituato il grande pubblico a vedere gli eroi dei fumetti sul grande schermo. Batman, Superman, Spiderman, Thor e tutti gli altri sono diventati di carne e ossa, personaggi che vivono, che si muovono secondo una loro logica. Ma i due colossi americani e i vari registi che hanno lavorato per loro hanno portato i loro personaggi sul grande schermo, non i fumetti. Lo ha invece fatto Robert Rodriguez (con l'aiuto di Frank Miller e di Quentin Tarantino) con il suo Sin City. Non è una pellicola come le altre, Sin City, ma è l'insieme dei tratti neri della matita sul bianco della carta che si animano, prendono vita, abbandonano la staticità della stampa per il movimento perpetuo del cinema: è il fumetto che davanti alla macchina da presa si vivifica nel modo più conforme alla sua forma originale. Il lavoro che attendeva Robert Rodriguez in Sin City era tutt'altro che semplice e per questo è stato importante il lavoro di Frank Miller che, per chi non lo sapesse, è il creatore della serie di fumetti da cui è tratto il film. Miller, in qualità di co-regista e co-sceneggiatore, ha potuto supervisionare l'intera realizzazione dell'opera cinematografica, facendo sì che il risultato finale fosse eccellente.

Sin City: il fumetto diventa cinema

La prima cosa che salta all'occhio guardando Sin City è l'uso del colore: il bianco e nero, i coloro del fumetto, caratterizzano l'intero film. Non le varie sfumature di grigio dei film d'antan, ma un bianco e un nero che danno forza e vigore ad ogni singola scena: un bianco chiaro e luminoso che emerge sugli sondi spesso neri e puliti della pellicola. I colori del fumetto, appunto. Solo alcuni personaggi fanno da eccezione a questa regola, risaltando per i toni accesi che fanno da contrasto a tutto ciò che gli sta intorno: è il caso questo di Roark Junior, con la sua pelle gialla, di Goldie, con il suo vestito rosso fuoco, e di pochi altri. Colpiscono poi le tante voci fuori campo, i narratori (gli stessi protagonisti del film) che raccontano quello che sta accadendo isolandosi quindi dai movimenti che il personaggio del fumetto compie nella sua veste cinematografica.

Sin City, Marv e gli atri: non ci sono i buoni

Sin City colpisce anche per i suoi personaggi: ad eccezione di John Hartigan, non esistono i cosiddetti buoni, coloro che incarnano determinati valori. Quello di Robert Rodriguez è un film di villains, di personaggi cattivi che affrontano personaggi ancora più cattivi: nessuno si fa problemi ad uccidere e a torturare. Sin City non è una città: è una giungla che però ha le sue regole, chi sgarra muore. Nonostante ciò, si tifa ugualmente per i suoi protagonisti: impossibile non sostenere il colosso Marv, uno che, per usare le stesse parole utilizzate da Dwight per descriverlo, “ha solo avuto la sfiga nera di nascere nel secolo sbagliato”. Quello interpretato da Mickey Rourke ha le caratteristiche fisiche per essere un supereroe degno di quelli della Marvel o della DC, è una sorta di Hulk maggiormente consapevole delle sue azioni, ma distrugge (spesso le ossa dei nemici) e uccide perché ha un senso di giustizia diverso da quello tipico dei vari Avengers. John Hartigan assomiglia invece di più al Batman visto nella trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan: non è un caso che i fumetti da cui i film sono stati tratti siano stati scritti proprio da Frank Miller.

Sin City: un film unico, da vedere

Prima di concludere questa recensione di Sin City, è d'obbligo dedicare qualche riga alla sequenza diretta da Quentin Tarantino nell'episodio Un'abbuffata di morte. Il regista di capolavori come Pulp Fiction, Bastardi senza Gloria e Django Unchained non è mai banale e non lo è stato neanche nel girare i pochi minuti in cui ha avuto spazio in Sin City. Già dalle prime inquadrature dell'auto su cui viaggiano Dwight e Jackye Boy si vede la geniale mano di Tarantino (che ha diretto la scena per la simbolica cifra di 1 dollaro). In conclusione, Sin City è un film che vi consigliamo di vedere: è sì violento e in alcune scene travasa anche nello splatter, ma è una pellicola adrenalinica e unica nel suo genere.

Voto: 8

Frase:
“Se imbocchi il vicolo giusto a Sin City, puoi trovare di tutto”

Fonte immagine di copertina: https://www.facebook.com/SinCityMovie/