'Solar Attack', qualche curiosità sul film diretto da Paul Ziller

Il cast, la trama e qualche piccola curiosità su 'Solar Attack', film diretto da Paul Ziller, con Mark Dacascos e Joanne Kelly.

Si intitola Solar Attack ed è un thriller, distribuito direttamente in televisione a partire dal 2006, diretto da Paul Ziller e che verrà trasmesso mercoledì 1° dicembre 2021 in prima serata alle ore 21.15 su Cielo. Vi sveliamo il cast, la trama e qualche piccola curiosità su questo film.

Solar Attack: il cast

Nel cast del film Solar Attack, troviamo la presenza dei seguenti attori: Mark Dacascos, Joanne Kelly, Kevin Jubinville, Tim Post, Stephen McHattie, Conrad Coates.

Solar Attack: la trama

La Snel, base spaziale ubicata in America intraprende una missione che prevede il coinvolgimento della navicella Galileo, finanziata dall'imprenditore Lucas Foster, che ha come obiettivo quello di inviarla nello spazio per esplorare l'universo, ma non solo: ha come scopo anche quello di tenere l'umanità al sicuro da eventuali minacce esterne, legate a gas mortali.

La moglie e scienziata, Joanna Parks, non crede che le idee del marito siano valide e, come lei, la pensano anche tanti altri colleghi del settore. L'astronave parte e, a un tratto, esplode: si viene a sapere che l'atmosfera terrestre ha raggiunto il 5% di metano. Ciò potrebbe essere deleterio per la vita sulla Terra. Riusciranno gli scienziati a mettere in salvo la popolazione terrestre, evitando una apocalisse?

Solar Attack: qualche curiosità sul film

Solar Attack ebbe un primo titolo provvisorio, ossia Solar Strike che, in seguito, fu sostituito dal primo: le riprese del film furono effettuate in diversi posti, ossia Hamilton e Toronto, in Ontario, Canada.

Il HMCS Haida (cacciatorpediniere di classe Tribal utilizzato dalla Royal Canadian Navydal 1943 al 1963) è visto nell'ultima scena del film, in sostituzione di un cacciatorpediniere della Marina degli Stati Uniti. A differenza di quanto viene sostenuto nel film, il metano non brucia a 80 miglia di altitudine, poiché - per il processo di combustione - la pressione parziale dell'ossigeno non è sufficiente.