Il film di Nanni Moretti ha ricevuto il David di Donatello per l'interpretazione della protagonista Margherita Buy
Stasera alle 21 su Sky Cinema 1 va in onda Mia madre di Nanni Moretti.
Margherita (Buy) è una regista di successo che sta lavorando a un film sull'occupazione da parte degli operai della fabbrica in cui lavorano, dopo che è stata venduta ad una multinazionale. Margherita è sorella di Giovanni (Moretti), uomo attento e premuroso, con il quale accudisce la madre Ada, malata di scompenso cardiaco e ricoverata in ospedale. La donna sta attraversando un periodo difficile. Non sembra riuscire ad accudire la madre quanto vorrebbe, inoltre ha deciso di separarsi dal compagno Vittorio ed è anche alle prese con i problemi adolescenziali e scolastici della figlia Livia. Non essendoci più speranze per la madre, Giovanni e Margherita decidono di riportare Ada a casa, dove la donna dà ripetizioni alla nipote...
Mia Madre è un film del 2015 di Nanni Moretti, presentato in concorso al 68º Festival di Cannes dove ha ricevuto il Premio della Giuria Ecumenica. Il film è stato accolto da oltre dieci minuti di applausi: Nanni Moretti ha ringraziato il pubblico visibilmente commosso dall'accoglienza. A Cannes ti rendi conto di come è trattato il cinema - ha detto il regista - c'è un'attenzione grande, c'è tanta allegria, ma anche tanta serietà. Invece in Italia c'è tanta mestizia e tanta sciatteria. Margherita Buy ha vinto il Nastro d'Argento e il David di Donatello come Migliore attrice protagonista. Un David di Donatello anche a Giulia Lazzarini (nei panni della madre).
Il film ha molti elementi autobiografici. La mamma del film si chiama Ada, la madre di Moretti invece si chiamava Agata Apicella, è morta nell'ottobre 2010 e anche lei era una professoressa di lettere al ginnasio. La regista in crisi interpretata dalla Buy poi è chiamaremente l'alter ego di Nanni Moretti. Come caratteristiche e senso di inadeguatezza mi ritrovo più nel personaggio di Margherita che nel mio - ha detto infatti il regista del film - Volevo dare caratteristiche maschili a un personaggio femminile. Margherita ha quelle spigolosità, quel nervosismo, quel senso di inadeguatezza, non è accudente, accogliente, brava a tenere insieme tutte le cose, piuttosto fatica, sta sempre da un'altra parte rispetto a dov'è in quel momento, pensando con urgenza ad altro'', ha raccontato Moretti. E' un film su un lutto certo, ma anche un film anche su ciò che resta qui tra noi vivi su questa terra, i libri, gli scatoloni, il latino, i ricordi.