Chi è Steve McQueen, l'icona maschile degli anni '60

Steve McQueen rappresenta una intera generazione di attori americani. I suoi ruoli da duro fra i duri gli hanno regalato la fama planetaria

Un tempo le cose erano più semplici, anche nel mondo del cinema. Se eri un attore, le opzioni possibili fondamentalmente erano tre: l'uomo d'affari, il ribelle o il duro, alla faccia di archetipi e stereotipi. Steve McQueen fa senza dubbio parte di quest'ultima categoria, e a fronte di una carriera non eccessivamente brillante dal punto di vista della critica, ancora oggi rappresenta il punto di riferimento per un certo tipo di eroi. Soprattutto quelli del cuore profondo dell'America.

Biografia di Steve MCQueen

Nome e cognome originali: Terence Steven McQueen
Altri pseudonimi: McQ, King of Cool, Bandito, Mac  (soprannomi)
Nato a: Beech Grove, Indiana (Stati Uniti), il 24 marzo 1930
Scomparso a: Ciudad Juarez, Chihuahua (Messico) il 7 novembre 1980
Segno: Ariete
Mogli: Neile Adams
           Ali MacGraw
           Barbara Minty
        
Figli: Terry McQueen (da Neile Adams)
         Chad McQueen (da Neille Adams)

Terence Steven "Steve" McQueen nasce Beech Grove il 24 Marzo 1930 sotto il segno dell'Ariete. Scompare il 7 Novembre 1980, a soli 50 anni, a Ciudad Juàrez (Messico), a causa di un tumore causato dall'esposizione all'amianto, purtroppo comune fra i piloti automobilistici contemporanei a McQueen.
L'attore sposò in prime nozze la collega Neile Adams, da cui ebbe i figli Terry e Chad e, in seguito, Ali McGraw.
La sua terza ed ultima moglie fu la modella Barbara Minty. Fra gli anni Sessanta e Settanta ebbe due relazioni, con Lauren Hutton e con Barbara Leigh.

Steve McQueen, molta fama ma pochi riconoscimenti

Nonostante Steve McQueen sia unanimemente considerato una leggenda hollywoodiana, non ha mai vinto un premio cinematografico "maggiore": l'unica candidatura all'Oscar, come attore protagonista, fu quella per Quelli della San Pablo, che però non vinse. Il maggiore riconoscimento ricevuto da Steve McQueen è stato il Golden Globe, vinto due volte. Anche la stella sulla Walk of Fame è arrivata postuma, nel 1986. Si trova all'altezza del 6834 di Hollywood Boulevard.

La filmografia di Steve McQueen

Nel corso della sua carriera Steve McQueen ha preso parte a 32 film e a una famosa serie TV, Ricercato vivo o morto.
Dopo un piccolo ruolo in Lassù qualcuno mi ama (1956), la fama globale arrivò grazie alla parte del cowboy Vin nel celebre I magnifici sette (1960), fino alla definitiva consacrazione, nel 1963, con La grande fuga. In questa pellicola di John Sturges, McQueen interpretò il suo personaggio più famoso, quello del coraggioso capitano Virgil Hilts.
Fra gli altri film per cui Steve McQueen è famoso ancora oggi ricordiamo: Cincinnati Kid (1965), Quelli della San Pablo (1966), Bullit (1968), Le 24 ore di Le Mans (1971), Getaway! (1972), Tom Horn (1980) e Il cacciatore di taglie (80), la sua ultima interpretazione prima della prematura scomparsa.
McQueen partecipò anche a sere TV (quando ancora si chiamavano telefilm), tra cui Studio One ('57), West Point ('57), Climax! ('58) e Alfred Hitchcok presenta (due episodi, uno nel '59 e un altro nel '60).


A causa del suo carattere ribelle, il rapporto di McQueen con registi e produttori non fu mai idilliaco, ma il suo indiscutibile talento gli valse ruoli importanti e compensi decisamente ragguardevoli. Il suo primo compenso, per la parte in Lassù qualcuno mi ama, fu di diciannove dollari al giorno, mentre negli ultimi film il suo ingaggio prevedeva tre milioni di dollari più una percentuale sugli incassi. Il suo primo ruolo milionario fu quello in Bullit, nel 1968.

Steve McQueen: vita privata

La vita di Steve McQueen è stata tanto complessa quanto quella dei suoi personaggi, anche se a tratti addirittura più drammatica. Il carattere Ribelle e risoluto di Steve McQueen si è formato grazie a un'infazia e una adolescenza difficili, che in qualche modo segnarono tutta la sua vita.
Ancora neonato e abbandonato dal padre stuntman, il piccolissimo Steve venne mandato a vivere presso uno zio.
A 12 anni il ragazzino tornò a vivere con la madre a Los Angeles, ma l'adolescenza fu tutt'altro che tranquilla.
Dopo essere stato mandato in un istituto di correzione per aver fatto parte di una baby gang, il giovane si arruolò nel corpo dei marines e poi si iscrisse al prestigioso Actor's Studio di Lee Strasberg grazie a un prestito concesso agli ex soldati.
L'esordio a Brodway arrivò nel '55, quello nel cinema l'anno successivo in Lassù qualcuno mi ama.
Anche la vita sentimentale non fu facile.
L'attore sposò in prime nozze Neile Adams nel '56 e da lei ebbe i figli Terry e Chad. 
Terry McQueen, nata nel '59, è scomparsa nel 1998 per emocramotosi.
Subito dopo il divorzio, giunto nel '72, McQueen si legò all'attrice Ali McGraw, sua partner nel film Getaway!: dopo un rapporto alquanto burrascoso, i due divorziarono nel '78.
Barbara Minty fu la terza ed ultima moglie del divo (si sposarono nell'80).
L'attore morì in una clinica messicana il 7 Novembre 1980 in seguito un mesotelioma pleurico contratto per via dell'esposizione all'amianto allora presente nelle tute usate dei piloti.
I motori infatti furono l'altra grande passione di McQueen oltre a quella per la recitazione. Negli anni usò buona parte della sua fortuna per costituire una delle più famose e invidiate collezioni d'auto del mondo.
Dopo la cremazione, le ceneri vennero disperse nel Pacifico.

CURIOSITA'
Il motociclismo e l'automobilismo furono la grande passione di Steve McQueen. In molti dei suoi film, data l'abilità nei motori, l'attore fece a meno di controfigure.

Steve McQueen era anche un pilota professionista: partecipò a numerose gare, possedeva più di 100 moto ed automobili di gran pregio, fra cui vari modelli di Ferrari, di Porsche e di Mercedes

Nel corso del tempo vari musicisti hanno ricordato Steve McQueen nelle loro opere. Per esempio: Steve McQueen è un album dei Prefab Sprout; Sheryl Crow gli ha dedicato una canzone, intitolata appunto Steve McQueen.

Malgrado il suo grande amore per le auto (e una notevole disponibilità economica), non riuscì mai a mettere le mani sulla Ford Mustang GT utilizzata nel film Bullitt, pur avendo espresso più volte il suo interesse per averla.

Sylvester stallone deve parte della sua fortuna alla prematura scomparsa di Steve McQueen. L'attore infatti si interessò molto alla parte di John Rambo. Secondo molte voci sarebbe stato scritturato di sicuro, ma la scomparsa prematura gli impedì di partecipare.

Fonte foto copertina e foto articolo: IMDB.com