Steven Spielberg accusa Warner Bros e HBO Max: "Hanno buttato sotto un bus i miei amici registi"

"I loro film non sono stati distribuiti nelle sale senza tanti complimenti": il regista al vetriolo sul New York Times

Solitamente pacato, Steven Spielberg perde la pazienza quando si affronta l'argomento dello streaming. Il regista non tollera il modo in cui le piattaforme hanno trattato gli autori e non lo nasconde nel corso di un'intervista concessa al New York Times. Spielberg punta il dito in particolare contro Warner Bros e HBO Max, il servizio on demand che arriverà anche in Italia nel 2023 fondendosi con Discovery+ in un'unica piattaforma.

Steven Spielberg, film "dei miei amici in streaming senza complimenti"

Parlando al Times, Spielberg riflette sul fatto che il passaggio dalle sale allo streaming, avvenuto nel marzo del 2020 durante i lockdown e le politiche restrittive adottate per contrastare la pandemia, ha cambiato il cinema per sempre. 

La pandemia ha creato l'opportunità per le piattaforme di streaming di aumentare gli abbonamenti a livelli record e di buttare sotto un autobus alcuni dei miei migliori amici registi, i cui film non sono stati distribuiti nelle sale senza tanti complimenti. 

Nel mirino del regista c'è soprattutto Warner Bros, che ha scelto di far debuttare direttamente in streaming i suoi titoli di punta di quel periodo: Dune, Wonder Woman 1984, Matrix 3, The Suicide Squad. Nonostante le proteste degli autori, come accaduto nel caso di Denis Villeneuve con il kolossal sci-fi tratto dall'omonimo romanzo di Frank Herbert.

Loro sono stati pagati ma i film sono stati improvvisamente relegati, in questo caso, su HBO Max. E poi tutto ha iniziato a cambiare. 

Steven Spielberg, The Fabelmans riporterà il pubblico al cinema?

Spielberg teme la fine del cinema sul grande schermo come visione sociale, aggregante e condivisa. La sua preoccupazione è che di questo passo, le sale rischiano sul serio di chiudere i battenti in modo permanente.

Credo che il pubblico più anziano sia stato sollevato dal fatto di non dover calpestare i popcorn appiccicosi. Ma credo davvero che per quegli stessi spettatori più grandi, una volta entrati in sala, la magia di trovarsi in una situazione sociale con un gruppo di estranei sia un tonico... sta ai film essere abbastanza buoni da far sì che tutti gli spettatori si dicano questo quando le luci si riaccendono.

The Fabelmans, il nuovo film del regista, è una lettera d'amore per il cinema. Negli Stati Uniti uscirà il Giorno del ringraziamento, mentre in Italia arriverà a Natale, da giovedì 22 dicembre. Spielberg spera di replicare il successo ottenuto da un biopic come Elvis, capace di superare i 100 milioni di dollari al botteghino statunitense. 

Molte persone anziane sono andate a vedere quel film e questo mi ha fatto sperare che la gente cominci a tornare al cinema mentre la pandemia diventa endemica. Credo che i film torneranno. Lo penso davvero.