Sarà Steven Spielberg che porterà sul grande schermo la storia tratta dal romanzo di Ernest Cline che racconta di un adolescente che comincia a giocare con un videogame misterioso e pericoloso
L’universo dei videogame è sicuramente quello maggiormente in espansione. Il linguaggio, le trame e, bisogna anche dirlo, l’estetica dei videogiochi sta invadendo ogni aspetto della comunicazione e non fanno eccezione il cinema e la letteratura.
Si da il caso che ora Steven Spielberg, regista straimpegnato con l’agenda piena zeppa fino alla fine del 2016 (due film in uscita in questo arco di tempo), abbia deciso di imbarcarsi in una nuova avventura. Così sarà lui il regista del film tratto dall’opera letteraria di fantascienza Ready Player One (il romanzo in Italia è stato tradotto con il titolo Player One) di Ernest Cline.
Cosa centrano i videogiochi? Bene, l’intera operazione nasce a prescindere da un videogame realmente esistente, ma i videogiochi però sono il soggetto, il nucleo tematico, del romanzo di Cline il quale è un grande appassionato di videogame e di cinema (leggete l’intervista che gli abbiamo fatto per l’uscita italiano proprio di Ready Player One, dove potete anche vedere come Ernest Cline parlava di una possibile versione di ROP per il cinema), tra l’altro è lo sceneggiatore di Fanboys, piccolo film dove chi era adolescente negli anni Ottanta ritroverà il sapore e la memoria di quegli anni.
Ready Player One è ambientato nel 2044: un ragazzino, un adolescente, Wade Watts, comincia una personale quest all’interno di un misterioso videogioco, Oasis.
Steven Spielberg torna a lavorare per Warner Bors, che produrrà il film, con la quale aveva collaborato l’ultima volta per L’impero del Sole. Il film dovrebbe uscire nel 2017.
a cura della redazione