Storia di una Ladra di Libri, l'Olocausto visto con gl'Occhi di una Bambina

Storia di una Ladra di Libri, questo weekend nelle sale cinematografiche il tema dell'Olocausto raccontato da una piccola bambina che salva i suoi ricordi grazie ai libri.

Storia di una Ladra di Libri, l'olocausto raccontato con gl'occhi di una bambina. Storia di una Ladra di Libri, questo weekend nelle sale cinematografiche il tema dell'Olocausto raccontato da una piccola bambina che salva i suoi ricordi grazie ai libri. Manca poco alla II guerra mondiale, la Germania è già totalmente assoggettata alla follia del Führer, un Hitler senza scrupoli intento a mettere in piedi le barbarie oramai agli atti della storia. La giovane Liesel è su un treno assieme alla madre e al piccolo fratellino, diretta verso una nuova vita, verso una nuova famiglia, totalmente ignara del fatto che di lì a poco sarebbe finita sotto l’occhio vigile di un narratore d’eccezione, l’angelo della Morte, la voce fuori campo, in originale di Roger Allam, che accompagnerà lei e lo spettatore per tutto il film. È l’inizio di Storia di una ladra di libri, tratto dal libro La bambina che salvava i libri di Markus Zusak uscito nel 2005, con all’attivo otto milioni di copie vendute in giro per il mondo, sette anni nella classifica del New York Times tra i migliori bestseller di tutti i tempi e almeno una decina di premi letterari. Markus Zusak, già pluripremiato autore di libri per ragazzi, con questo romanzo rivela un talento promettente nella narrativa per adulti. Nato nel 1975 a Sydney, dove tuttora vive, da madre tedesca e padre austriaco, per questo libro si è ispirato alle esperienze vissute dai genitori durante il nazismo. La storia raccontata affronta temi su cui il cinema si è soffermato a più riprese. I due produttori, Karen Rosenfelt e Ken Blancato erano rimasti affascinati dallo spessore del romanzo e, ancora di più, dalla sua protagonista, decisi a volerlo trasporre cinematograficamente fin dalla prima pubblicazione del libro. Era una storia che trattando temi delicatissimi, specie per il pubblico più giovane, si prefiggeva di raccontarli seguendo un target per ragazzi, parlando con un linguaggio didascalico, dettaglio sul quale la regia ha fatto fin troppo affidamento. Tutto si gioca sulle relazioni che ruotano attorno alla giovane protagonista, dal compagno di classe che la prenderà sotto la sua ala protettiva, fino alla sua nuova famiglia, è il cast il vero punto di forza della pellicola. A partire da Sophie Nélisse, la protagonista dietro cui i realizzatori hanno speso diverse energie, alla ricerca di una ragazzina che potesse entrare a pieno nel ruolo, ispirando allo stesso tempo vulnerabilità e sfrontatezza. Sophie Nélisse, nata a Windsor, Ontario, si è trasferita a Montreal, Quebec, con la sua famiglia quando aveva quattro anni. Inizia a recitare all'età di sette anni partecipando ad alcuni spot pubblicitari. A dieci anni debutta al cinema nel film franco-canadese Monsieur Lazhar, per cui vince un Genie Awards e un Jutra Awards come miglior attrice non protagonista. Nel 2014 viene diretta da Edward Zwick in Pawn Sacrifice ed è protagonista di The Great Gilly Hopkins di Stephen Herek, tratto da romanzo La grande Gilly Hopkins di Katherine Paterson. Al suo fianco due attori d’eccezione, Emily Watson nei panni dell’irascibile quanto burbera nuova madre e un perfetto Geoffrey Rush in quelli del padre, un uomo profondamente buono e gentile, in contrapposizione al clima di tensione che imponeva il periodo storico, affidato nella pellicola ai personaggi minori. Sarà grazie a questa nuova figura paterna che Liesel imparerà a leggere, scoprendo come l’assurdità della guerra e la violenza del contesto in cui si è ritrovata a vivere la propria infanzia, siano distanti anni luce da quello che è il suo concetto di umanità. Sarà grazie ai libri di cui è segretamente innamorata che capirà come evadere dalla brutalità del mondo proteggendo quello che le è più caro, il ricordo delle persone perse. Fra addii, silenzi, segreti e parole Liesel cresce e va incontro al suo futuro che si rivelerà più difficile del previsto. Trama: Storia di una ladra di libri è ambientato nella Germania della Seconda Guerra Mondiale. Protagonista è Liesel (Sophie Nélisse), una vivace e coraggiosa ragazzina affidata dalla madre incapace di mantenerla, ad Hans Hubermann (Geoffrey Rush), un uomo buono e gentile, e alla sua irritabile moglie Rosa (Emily Watson). Scossa dalla tragica morte del fratellino, avvenuta solo pochi giorni prima, e intimidita dai “genitori” appena conosciuti, Liesel fatica ad adattarsi sia a casa che a scuola, dove viene derisa dai compagni di classe perché non sa leggere. Con grande determinazione, è tuttavia decisa a cambiare la situazione e trova un valido alleato nel suo papà adottivo che, nel corso di lunghe notti insonni, le insegna a leggere il suo primo libro, Il manuale del becchino, rubato al funerale del fratello. L’amore di Liesel per la lettura e il crescente attaccamento verso la sua nuova famiglia si rafforzano grazie all’amicizia con un ebreo di nome Max (Ben Schnetzer) che i suoi genitori nascondono nello scantinato e che condivide con lei la passione per i libri incoraggiandola ad approfondire le sue capacità di osservazione.