Sulla mia pelle, il regista del film su Cucchi è rimasto senza lavoro

Dopo un post sui social in cui si diceva disponibile a "matrimoni, comunioni, lauree", Alessio Cremonini spiega che "il mondo dello spettacolo è più duro di quanto si racconti"

Alessio Cremonini, il regista di Sulla mia pelle, sta vivendo un periodo difficile: è rimasto senza lavoro, nonostante il successo raccolto dal film che ha ricostruito la tragica e sconvolgente vicenda giudiziaria di Stefano Cucchi. In un post su Facebook, Cremonini si è detto, tra il serio e il faceto, disponibile a "matrimoni, comunioni, lauree". Una situazione curiosa, soprattutto considerando l'iter del film con Alessandro Borghi. 

Sulla mia pelle, Alessio Cremonini senza lavoro

Sulla mia pelle ha fatto incetta di premi nel 2019. Oltre ai cinque riconoscimenti vinti alla Mostra di Venezia, dove il film ha aperto tra gli applausi e le lacrime la sezione Orizzonti, Cremonini ha conquistato il David di Donatello come migliore regista esordiente e il Globo d'Oro per la migliore sceneggiatura, scritta con Lisa Nur Sultan. 

Strano ma vero: pur con questo percorso alle spalle, il regista non sta trovando produttori disposti a credere nei suoi prossimi progetti. Intervistato dal Fatto Quotidiano, Cremonini ha spiegato così il suo momento attuale. 

Evidentemente il mondo dello spettacolo è più duro di quanto si racconti e di quanto me lo aspettassi, le cose che propongo al momento non riescono ad avere finanziamenti.

Alessio Cremonini, regista pronto a "matrimoni e comunioni"

Classe 1973, Cremonini non è certo un novellino nel mondo del cinema italiano: prima di esordire alla regia, è stato assistente di Ettore Scola, ha collaborato con Saverio Costanzo alla sceneggiatura di Private e ha diretto il corto Border sulla guerra siriana. I copioni che sta proponendo in giro hanno la stessa impronta politica di Sulla mia pelle

Io ho quel tipo di ispirazione lì, come lo ebbi per Border e Private scritto con Saverio Costanzo. L'ho comunque presa in modo ironico come si legge su Facebook. Tra l'altro non sono uno che vive il mondo dello spettacolo come altri registi e anche su Facebook i miei contatti sono al 99% di persone normalissime. Per questo sono stato circondato dal loro affetto dopo questo post. Affetto che dopo Sulla mia pelle ritrovo anche da tanta gente comune. Ogni volta che vado in taxi mi chiedono che lavoro faccio e io dico il regista. E che film hai fatto? Quello su Cucchi. Ebbene tutti i taxisti l'hanno visto, tutti i barbieri l'hanno visto, tutti i medici l'hanno visto tutto. Piaciuto o meno è raro che un film su un tema così difficile e drammatico abbia suscitato questa vicinanza.

Fonte foto copertina: https://youtu.be/Xzq0J-rZWC0
Fonte foto: https://youtu.be/ep-O2Nl0P0s