The Congress: prima di House of Cards Robin Wright è stata "se stessa"

Con John Malkovich in Essere John Malkovich, l'attrice è protagonista di un film in cui non è altro che Robin Wright

Il mondo del cinema ci ha mostrato svariate volte dei futuri in cui macchine e robot di ogni genere sostituivano gli essere umani in tutto e per tutto: dalla Los Angeles distopica di Blade Runner alla Chicago di Io, Robot, sono tanti gli esempi di pellicole di questo genere. Tra queste c'è anche The Congress, film del 2013 del registra israeliano Ari Folman (celebre per il film d'animazione Valzer con Bashir, candidato nel 2009 al Premio Oscar come Miglior Film Straniero) che ha come protagonista assoluta l'attrice Robin Wright. La principale caratteristica di questa pellicola è il fatto di essere per metà un film drammatico (interpretato da attori in carne e ossa) e per l'altra metà essere un film d'animazione, in cui i disegni prendono il posto degli artisti. Certo, il mischiare scene d'animazione e scene con attori veri e proprio non è una novità, escludendo film per ragazzi come ad esempio Chi ha incastrato Roger Rabbit?, Mary Poppins o Space Jam, questo cocktail di generi lo abbiamo visto in passato anche in Kill Bill di Quentin Tarantino. Se è vero che quella proposta da Ari Folman non è un quindi una sua invenzione, è altrettanto vero che non è un qualcosa che si vede con frequenza. E come negli altri esempi citati quello di mischiare attori in carne ossa con personaggi animati è un esperimento che affascina.

Robin Wright all'altezza di se stessa

Come detto in apertura, The Congress è soprattutto un film di fantascienza in cui gli essere umani vengono sostituiti, in questo caso non da robot o replicanti, ma da rappresentazioni animate di ogni singole persone. Rappresentazione che vivono in un mondo fantastico ben diverso da quello reale. Protagonta della pellicola è Robin Wright, la Jenni di Forrest Gump, la Tenente Joshi di Blade Runner 2049, la Claire Underwood della fortunata serie TV di House of Cards. Questa volta però l'attrice originaria di Dallas interpreta se stessa. Un po' con il collega John Malkovich in Essere John Malkovich, Robin Wright si trova al centro di una storia incredibile, surreale, che la vede protagonista in prima persona. Solitamente gli attori hanno a che fare con personaggi nati dalla mente di un regista, di uno sceneggiatore o di qualche scrittore, studiano il personaggio che devono interpretare, imparano ad essere un'altra persona.

In The Congress Robin Wright è invece una simil se stessa: non ha un altro nome o un altro lavoro, è sempre Robin Wright ma nella versione rivista da Ari Folman. D'altronde The Congress è un film, non un documentario o un reality show: i dialoghi, le varie decisione prese non sono la rappresentazione di ciò che Robin Wright direbbe o farebbe, ma sono il frutto dell'immaginazione di un'altra persona. Per questo motivo il ruolo affidato all'attrice di Dallas è più complicato di quello che si può immagine ma la Wright è un'autentica fuoriclasse nel proprio lavoro e lo dimostra anche in questo film.

The Congress: un film che piacerà agli amanti della fantascienza

Se la parte che vede protagonisti gli attori in carne e ossa è trainata da una Robin Wright in grande spolvero, le scene di animazione (realizzate in rotoscope) risultando luminose e danno vivacità all'intera vicenda, facendo immergere lo spettatore nelle immagini e rendendolo a sua volta protagonista di quel mondo irreale in cui si muovono i vari personaggi. The Congress, che è stato tratto dal romanzo degli anni '70 Il congresso di futurologia dello scrittore polacco Stanisław Lem, è un film che potrebbe non piacere a causa della particolarità della trama.

Se non siete amanti della fantascienza, non vi consigliamo la visione di questo film, ma se invece amate le storie ambientante in futuri distopici o, più semplicemente, volete vedere un film diverso dagli altri, The Congress è quello che fa per voi. Se c'è una cosa che non manca alla pellicola di Ari Folman è l'originalità.

Voto: 5,5

Frase:
“Potre tornare da dove sono venuta?”
“Vedi, non esiste il posto da dove sei venuta, Robin”

Fonte immagine di copertina: https://www.youtube.com/watch?v=QHBl43lMJY0