Morto Stalin, se ne fa un altro: il film di Armando Iannucci arriva al cinema

La pellicola di Armando Iannucci racconta la satira politica e le lotte interne che si scatenarono dopo la morte di Stalin. Ecco la trama e il cast del film.

Presentato al Toronto International Film Festival, Morto Stalin, se ne fa un altro (Death of Stalin) ha suscitato molto sconcerto e scalpore in Russia, paese in cui, come saprete, questo personaggio storico – e la sua relativa memoria – potrebbe scatenare qualche episodio di violenza e insurrezioni in madrepatria. Qualche giorno fa, infatti, per questo motivo, si era parlato di una possibile censura della pellicola che, però, arriverà comunque al cinema e che rappresenta una commedia noir, diretta da Armando Iannucci.

The Death of Stalin, il film arriva nelle sale italiane

Il film non è ancora uscito nel nostro paese, ma Death of Stalin già sta facendo molto discutere di sé, soprattutto in Russia. Nel paese, infatti, si temono proteste e scontri per l'eventuale arrivo della pellicola nelle sale cinematografiche. Dopo l'anteprima mondiale al TIFF, Death of Stalin – in italiano, Morto Stalin se ne fa un altro – rappresenta il nuovo lavoro per il grande schermo del regista scozzese Armando Iannucci che si concentra sulla farsa e satira politica che fu messa in atto dopo il decesso del dittatore russo e le varie lotte intestine che si scatenarono, al fine di delineare il successore. Death of Stalin arriverà nei cinema italiani l'11 gennaio 2018. 

La trama

Joseph Stalin sta passando a miglior vita. Ci troviamo nella Russia degli anni '50 e il tiranno fa il suo ultimo respiro proprio il 2 marzo 1953. Non è di certo un uomo qualunque, ma un dittatore che ha fatto poco bene al suo paese. Segretario Generale dell'Unione Sovietica, nel corso del sua egemonia politica, ha fatto rinchiudere nei Gulag tutti i medici più bravi del paese e, forse, di questa decisione si è pentito, visto le sue condizioni vacillanti. 

Il cast

Il cast del film vede la presenza dei seguenti attori, anche di calibro internazionale, come Steve Buscemi (Khrushchev), Michael Palin (Molotov); Jeffrey Tambor (vice di Stalin, Malenkov), Jason Isaacs (generale Zhukov), Simon Russell Beale (capo dei servizi segreti Beria) e Olga Kurylenko (pianista dissidente Maria Yudina).

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