'The Deep', il film racconta una incredibile storia vera: ecco qualche curiosità

Il cast, la trama e qualche piccola curiosità su 'The Deep', film diretto da Baltasar Kormákur, con Ólafur Darri Ólafsson e Jóhann Jóhannsson.

Si intitola The Deep ed è un thriller, distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 18 luglio 2019, diretto da Baltasar Kormákur e che verrà trasmesso mercoledì 20 ottobre 2021 in prima serata alle ore 21.20 su Rai 4. Vi sveliamo il cast, la trama e qualche piccola curiosità su questo film.

The Deep: il cast

Nel cast del film The Deep, troviamo la presenza dei seguenti attori: Ólafur Darri Ólafsson, Jóhann Jóhannsson, Throstur Leó Gunnarsson, Björn Thors, Stefán Hallur Stefánsson, Walter Grímsson, María Sigurðardóttir, Theodór Júlíusson. 

The Deep: la trama

Il film racconta la storia di sopravvivenza vera e la straordinaria impresa del pescatore islandese Guðlaugur "Gulli" Friðþórsson, ricreando fedelmente la tragedia marittima della vecchia nave Breki, che ebbe luogo l'11 marzo 1984, quando si capovolse vicino al Isole Westman, nelle notoriamente agitate acque dell'implacabile Nord Atlantico.

In un piccolo equipaggio di sei uomini, l'allegro, sovrappeso e assolutamente senza pretese Gulli raccoglie tutte le sue energie per combattere le forze onnipotenti della natura, nuotando verso casa per sei ore in acque gelide e potenzialmente mortali. Ma come ha fatto a ingannare la morte e a scongiurare un'imminente ipotermia? Fu una questione di determinazione, puro caso o si trattava di un mistero insondabile?

The Deep: qualche curiosità sul film

La pellicola, diretta da Baltasar Kormákur, fu presentata al Festival del Cinema di Venezia nel 2015. Il titolo originale è Djúpið. Anche se il film è uscito in Italia nel 2019, fu realizzato nel 2012. Gulli, che nella realtà fu protagonista di un'impresa ai limiti della sopravvivenza umana, visto che riuscì a sopravvivere a temperature glaciali, diventl un caso di interesse per la scienza e un eroe nazionale al tempo, quando si svolsero i fatti.

Gli studenti del Nation College, ogni anno, nuotano a staffetta per 6 ore per poi correre una maratona, proprio come fece il pescatore in quelle condizioni ostili. L'impresa fu possibile - a detta degli scienziati che lo esaminarono - grazie al grasso corporeo di cui era provvisto, pari a quello contenuto nelle foche. Per questo motivo, fu chiamato "la foca umana".