'The Eichmann Show', il processo del secolo che sconvolse il mondo

Il cast, la trama e qualche piccola curiosità sul film drammatico, 'The Eichmann Show - Il processo del secolo'.

Si intitola The Eichman Show - Il processo del secolo ed è un film drammatico, distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 25 gennaio 2016, diretto da Paul Andrew Williams e che verrà trasmesso martedì 22 gennaio 2019 in seconda serata alle ore 23:00 su Rai 2. Vi sveliamo il cast, la trama e qualche piccola curiosità su questo film.

The Eichman Show - Il processo del secolo: il cast

Nel cast del film The Eichman Show - Il processo del secolo, troviamo la presenza dei seguenti attori: Martin Freeman, Anthony LaPaglia, Rebecca Front, Andy Nyman, Nicholas Woodeson, Ben Addis. 

The Eichman Show - Il processo del secolo: la trama

Nel 1961, l'ex nazista Adolf Eichmann viene catturato da agenti ebrei e processato. Il produttore televisivo americano, Milton Fruchtman, crede fermamente che il processo con i resoconti delle atrocità naziste dovrebbe essere teletrasmesso per mostrare al mondo i mali dell'Olocausto e per combattere qualsiasi rinascita del nazismo.

Nonostante le minacce di morte, la riluttanza a collaborare con diverse reti e, persino, la resistenza del primo ministro israeliano, David Ben-Gurion, che teme un "processo spettacolarizzato", le telecamere si spostano nella sala del tribunale. 

The Eichman Show - Il processo del secolo: qualche curiosità sul film

Il film représenta una critica - seppur sottile - verso la tendenza moderna a strumentalizzare nonché a spettacolarizzare la Storia attraverso i media e, in questo caso, la TV che funge da cassa di risonanza al processo di Adolf Eichman, un dirigente nazista che riuscì ad evitare il processo di Norimberga, rifugiandosi in Argentina, paese dal quale fu prelevato per essere sottoposto a processo nella città di Gerusalemme. 

Pertanto, il film - parlando di uno dei più noti criminali nazisti - si affronta la dolorosa piaga storica del’Olocausto, per dare voce anche a tante persone che, sopravvissute ai campi di sterminio, in un primo momento non ebbero l’opportunità di raccontare gli orrori vissuti, poiché vivevano nel terrore di non essere creduti. 

La pellicola ha avuto un’accoglienza molto positiva, in quanto definita come un film che è capace di “mostrare sia la natura del male, sia il potere della televisione” attraverso un ritmo “assolutamente trascinante”, come riportato da Cineforum e Telegraph UK

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