The life of David Gale, le ambiguità del film con Kevin Spacey

The life of David Gale di Alan Parker è un intricato film di impegno civile che affronta la tematica della pena di morte

The life of David Gale è un thriller di dichiarato impegno civile diretto nel 2003 da Alan Parker, che sfiora numerose tematiche ponendo dubbi in particolare sulla pena di morte. il protagonista è Kevin Spacey, affiancato da Kate WinsleT, Laura Linney, Gabriel Mann, Constance Jones, Cleo King, Lee Ritchey, Matt Craven, Brandy Little, Rhona Mitra e Melissa McCarthy. The life of David Gale verrà trasmesso il 21 febbraio 2018 alle ore 21,00 da Iris.

The life of David Gale, la trama

David Gale (Kevin Spacey) è un professore universitario e un attivista per l'abolizione della pena di morte. Improvvisamente, viene accusato di stupro e omicidio. Intervistato da una giornalista (Kate Winslet) a pochi giorni dall'esecuzione, l'uomo ripercorre la propria storia, dall'insegnamento troncato all'amicizia con Constance (Laura Linney), malata terminale di cancro, della cui morte è ritenuto responsabile. Andando a ritroso nella sua vita, appariranno sorprese e colpi di scena.

The life of David Gale, Kevin Spacey scelta sicura

The Life of David Gale è stato selezionato dal Festival del cinema di Berlino per la sezione principale, quella del concorso internazionale, ed è stato prodotto e "ideato" da Nicolas Cage, che volle fin da subito Kevin Spacey, in quegli anni probabilmente all'apice della carriera, nel ruolo del protagonista.

The life of David Gale, pro o contro la pena di morte?

The life of David Gale ha ricevuto numerose critiche negative. Un po' per le sue qualità strettamente cinematografiche, e fin qui siamo nella norma e interessa poco, e un po' perché secondo molti fa finta di essere contro la pena di morte, rimanendo però nella sostanza favorevole alla punizione capitale e mettendo in cattiva luce gli attivisti. Sono stati numerosi i critici e i commentatori ad aver rilevato questa cosa; particolarmente celebri sono i "zero punti" dati sulle pagine del Chicago Sun-Times da uno dei decani della critica cinematografica mondiale, Rogert Elbert. oltre ad aver assegnato uno "zero", ha anche significativamente commentato così

Sono certo che i produttori credano che il film sia contro la pena di morte. Io credo invece che la supporti e cerchi di screditare gli oppositori come fraudolenti

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