In una recente intervista a The Daily Beast, Robert Eggers parla del fallimento commerciale di 'The Northman': ecco cosa ha dichiarato il regista.
The Northman fu considerato, fin dal primo momento, un rischio commerciale e, probabilmente, Robert Eggers lo sapeva. Il regista, dunque, ha riflettuto sulle difficoltà di farlo accettare al pubblico e sugli scarsi incassi registrati al botteghino. Ecco cosa ha dichiarato il cineasta in merito alla situazione che si è venuta a creare intorno a quello che è stato definito flop per la pellicola.
The Northman: Robert Eggers parla del flop al botteghino
Realizzato con un budget di circa 70 milioni di dollari, il film con Alexander Skarsgård è stato distribuito e sostenuto dalla Universal Pictures all'inizio di quest'anno e finora i suoi guadagni sono attestati a 66,8 milioni di dollari in tutto il mondo. La pellicola è appena arrivata sulle piattaforme di video on demand negli Stati Uniti e - a breve - arriverà anche in quelle del Regno Unito.
Robert Eggers ha parlato dell'apparente fallimento commerciale del film in un'intervista al The Daily Beast. È stato anche piuttosto schietto: "Non sono stupito. Penso che abbia pienamente soddisfatto le mie aspettative in un mercato tanto pessimo. Sono deluso dal fatto che, dopo tre o quattro settimane, siamo già on demand perché è così che si fanno le cose nel mondo post-COVID? Sì. Stiamo andando alla grande on demand, quindi ecco qua". E aggiunge: "Quando vedo, sui social media, le persone che si fotografano mentre guardano The Northman sul proprio laptop e ne sono entusiaste, mi vengono le lacrime agli occhi. Ma purtroppo la situazione è questa, non possiamo farci nulla".
Le difficoltà di produzione
Il regista ha, inoltre, accennato a problemi durante la realizzazione del film, che si sono verificati, nello specifico in fase di post-produzione. A parte l'insuccesso commerciale di The Northman, il cineasta ha specificato, inoltre, di star adattando il proprio modo di lavborare alla nuova normalità post-pandemia.
Ecco cosa ha detto in merito: "Ho bisogno di riformulare le mie strategie in merito a ciò che è meglio proporre ad uno studio. Ad esempio, come posso essere me stesso e sopravvivere in questo ambiente? Perché anche se non mi avrebbero comunque voluto, non vorrei dirigere un film Marvel e non cercherò nemmeno di ottenere i diritti su Spawn o qualcosa del genere".