Thor: il Dio del tuono batte tutti gli altri Avengers

Da William Shakespeare a Stan Lee, dai personaggi delle opere letterarie a quelli dei fumetti: è questo il passaggio che ha dovuto fare Kenneth Branagh che, dopo aver esordito come regista con Enrico V e aver girato anche Hamlet, ha abilmente cambiato registro per il suo Thor, pellicola che fa parte della cosiddetta fase uno del filone di film sugli Avengers del Marvel Cinematic Universe. Probabilmente questa pellicola verrà ricordata come una delle migliori per quanto riguarda i film con protagonisti i supereroi, forse solo la trilogia de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan le è superiore dal punto di vista qualitativo. Ma non di troppo. Per girare un'opera cinematografica che altro non è che la rivisitazione di un fumetto, a sua volta basata sulla mitologia scandinava, non poteva esserci un regista più adatto di Kenneth Branagh. Thor è un supereroe molto diverso da tutti gli altri, sia quelli del mondo Marvel che quelli dell'universo DC (per citare le due più importanti e note case editrici): non va infatti dimenticato il fatto che Thor è innanzitutto il dio del tuono, una delle divinità più amata e venerata già molti secoli fa dagli antichi vichinghi. Odino, Loki e persino il Mjöllnir (il suo leggendario martello) non sono solo personaggi secondari o oggetti di una pellicola cinematografica, ma sono figure fondamentali della mitologia.

Thor: Kenneth Branagh e Chris Hemsworth sono i migliori per i rispettivi ruoli

Kenneth Branagh nella sua carriera, non solo al cinema ma anche (e soprattutto) a teatro ha lavorato molto con i testi letterari antichi, in particolare quelli di William Shakespeare, per questo motivo era l'uomo giusto per tradurre in film un fumetto basato sull'antica mitologia scandinava. Protagonista di Thor è un sorprendente Chris Hemsworth. Prima del 2011, anno in cui è uscito nei cinema questo film, in pochi, se non i suoi connazionali che lo avevano visto nella soap opera Home and Away, conoscevano l'attore australiano: grazie alla pellicola della Marvel è invece diventato una star di caratura mondiale. Non stupisce quindi che ad oggi sia uno degli artisti più amati dal pubblico e più richiesti dai registi. In Thor è bravo nel trasmettere energia, a farla fuoriuscire dallo schermo e farla arrivare al pubblico: è il dio del tuono perfetto, sia per un fatto puramente estetico (è alto, ha un fisico statuario, dei lineamenti del viso perfetti e gli occhi azzurri tipicamente nordici), sia per il carisma che il suo personaggio riesce a mostrare.

Quando Loki piace più di Thor

In Thor a colpire l'attenzione, più ancora di Chris Hemsworth, è però un fantastico Tom Hiddleston. L'attore britannico fino al 2011 era ancora meno famoso del collega australiano, grazie alla pellicola di Kenneth Branagh, a War Horse di Steven Spielberg e a Midnight in Paris di Woody Allen (film usciti tutti nello stesso anno) è invece riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nel panorama di Hollywood. Il Loki di Tom Hiddleston è imprevedibile, spiazzante, sorprendente per tutto il film: l'attore inglese, pur avendo meno spazio in scena rispetto a Chris Hemsworth, riesce a far ritagliare al suo personaggio un ruolo ancora più prominente di quello che effettivamente ha nella pellicola.

Thor: dal fumetto alla mitologia fino al bel film

Thor, se vi piacciono i film di azione e magari con un po' di fantascienza, è uno di quelli che vi consigliamo di vedere. Non è banale o scontato, Kenneth Branagh ha saputo lavorare molto bene sulla storia e, anche se la pellicola è solo un tassello di un progetto ben più grande come lo è quello degli Avengers pensati dai produttori del Marvel Cinematic Universe, sa farsi apprezzare anche se visto singolarmente, non mischiato alle altre opere del panorama di cui fa parte. Convince la sua storia, così come convince il modo in cui viene raccontata. Thor è un film leggero ma avvincente: in poche parole è un buon film.

Voto: 7,5

Frase:

“I vostri avi la chiamavano magia e voi la chiamate scienza. Io provengo da un luogo dove sono la medesima cosa”.

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