Tim Burton racconta Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali

"Io ero un bambino strano e mi ci sono subito riconosciuto", Tim Burton si racconta a Roma

Tim Burton ha presentato a Roma il suo nuovo film, Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali. Magrissimo, sempre vestito di nero e un po' particolare: non c'è dubbio che sia un regista fuori dal comune.

"La scintilla che mi ha indotto a scegliere questo libro è stata il titolo, il fatto che parlasse dei Ragazzi Speciali. Io ero un bambino strano e mi ci sono subito riconosciuto. Mi piaceva anche il fatto che l'autore avesse creato la storia a partire dalle foto, io colleziono foto e se guardi vecchie foto ti dicono una storia ma non ti svelano tutto, c'è qualcosa di misterioso, conservano la poesia, un che di spettrale, e questo è qualcosa di potente e di efficace.

Sono cresciuto in una cultura in cui che tende a categorizzare la gente ma ho avuto una nonna che mi sosteneva e un'insegnante d'arte che mi incoraggiava a essere me stesso. Sono stato fortunato, bastano due persone che ti aiutano a essere quello che sei e spero che tutti ne abbiano almeno una.

Io adoro la stop motion, è la mia arte ed è qualcosa di concreto, che puoi toccare e vedere, quei pupazzi sono un'opera d'arte tattile, ma anche i computer sono fantastici.  Nel film il combattimento tra le bambole è stato fatto in stop motion, ma è un procedimento costoso e ci vuole un sacco di tempo per farlo, tempo che spesso non hai.

Mi è sembrato che Eva Green incarnasse tutto quello che penso di miss P. E' forte, divertente, emotiva, strana e dà proprio l'idea che possa trasformarsi in un uccello. Lei è stata la mia prima scelta, è come un'attrice del muto. Avevo un'insegnante alle elementari che era molto bella e molto divertente ed era l'unica che i bambini ascoltavano, era proprio come Eva e i bambini, pestiferi con gli altri, con lei facevano tutto quello che diceva", ha detto sul suo nuovo film.

"Non parlo mai dei film che farò, l'ho fatto un paio di volte e sono stati cancellati, per cui lo saprete quando sarò sul set. Adoro il personaggio di Beetlejuice, era un film così strano che ancora oggi non capisco perché ha avuto successo. Ora sono arrivato a pensare che quello che sarà sarà, non posso fare previsioni perché non si avverano. Il miglior film che non ho mai fatto comunque è Superman, lo avreste adorato", ha infine concluso un po' scaramantico.